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Errori e falsi nelle guide Task force salva turista

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Un comitato verificherà i testi che parlano della città Più controlli anche sui ciceroni nei siti archeologici

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Siè concluso così, con uno scherzo al vicesindaco con delega al Turismo, Mauro Cutrufo il «caso Passetto», dopo la colazione al ristorante «Napule» di Tokyo, durante la quale Cutrufo ha presentato alla stampa giapponese il secondo polo turistico della capitale e il promo di «Omaggio a Roma» di Franco Zeffirelli. Una vicenda, quella del conto-truffa alla coppia di turisti giapponesi «che ci è costata qualche milione di euro, in termini di immagine», confessa il vicesindaco che vorrebbe riportare l'attenzione sulle strategie per l'incremento del turismo nella capitale, soprattutto quello nipponico. Ma la forza mediatica della truffa che ha causato poi la chiusura del ristorante supera qualsiasi progetto o promozione. E non consola (anzi preoccupa) il fatto che tutto sia partito da un'informazione effimera scritta su una guida turistica che prometteva di mangiare al ristorante a due passi da piazza Navona con 40 euro. Un problema, quello delle notizie riportate nelle guide turistiche che provoca non pochi danni alla città. «Il nostro ufficio turistico ci ha già segnalato diversi casi di notizie riportate in queste guide che non corrispondono al vero - spiega Cutrufo - spesso vi si trovano errori colossali sui riferimenti storici e architettonici, altre volte, come questa del Passetto, con indicazioni economiche prive di fondamento e questo rappresenta certamente un problema per una città come la nostra che accoglie circa 14 milioni di turisti l'anno». Le segnalazioni infatti non mancano, a volte si riporta persino una collocazione sbagliata dei monumenti stessi. Il danno di immagine e il disagio economico che ne può derivare non sono ancora stimati. «Si tratta di una problematica complessa - continua Cutrufo - al di là delle guide da noi autorizzate, in tutti i paesi del mondo si pubblicano libri di informazione turistica non controllata». Si tratta insomma di «guide fai da te», dove spesso, come sembra accaduto per la guida del giapponese truffato, si pubblicano informazioni su esperienze personali, soprattutto in internet dove proliferano blog e siti turistici basati su esperienze personali, senza quindi una certificazione sull'autenticità ad esempio delle informazioni storiche e la veridicità di quelle economiche. «Avvieremo un monitoraggio delle guide turistiche in circolazione - annuncia Cutrufo - serve infatti un meccanismo di controllo che potrebbe estendersi anche agli enti del turismo italiano che hanno sedi in tutto il mondo e possono così fungere anche da filtro preventivo». Sulla necessità di stabilire dei controlli sul contenuto delle guide turistiche anche il presidente di Confcommercio Roma e Lazio, Cesare Pambianchi, anch'egli in missione a Tokyo. «Certamente anche la nostra categoria subisce dei danni dalle informazioni errate che vengono diffuse a livello turistico - sostiene Pambianchi - per questo come Confcommercio studieremo una forma di controllo, magari istituendo un comitato che periodicamente verifichi le notizie riportate». Un lavoro, quello del monitoraggio e del controllo delle guide «fai da te» complesso solo in apparenza. Le guide vengono infatti pubblicate, nel migliore dei casi, una volta l'anno e di rado vengono aggiornate con frequenza. «Una verifica che andrebbe compiuta anche sui ciceroni improvvisati - sostiene Cutrufo - non di rado si tratta di stranieri, ad esempio studenti americani che per fare la giornata si offrono di accompagnare i turisti fornendo loro però informazioni a dir poco sommarie». Un giro redditizio sia per le guide cartacee sia per i ciceroni improvvisati che possono arrivare a guadagnare anche cento euro al giorno per poche ore di «lavoro». Un business a spese della città contro il quale sta per partire una vera e propria battaglia affinché le truffe stile Passetto non vengano incentivate da informazioni fuori controllo.

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