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Al teatro «Fara Nume» torna l'incubo del fuoco Fu incendiato 18 mesi fa

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IlFara Nume è tornato a vivere ieri l'incubo di un anno e mezzo fa quando un incendio devastante lo distrusse completamente. Niente a che vedere con quel maledetto rogo, il fuoco stavolta ha bruciato ben poco. Non c'è spazio allora per il dolore e la rabbia: si può e si deve andare in scena comunque. D'altronde dal rogo del dicembre 2007 «Lo spettacolo deve andare avanti» è diventato il motto di chi, in quell'angolo di Ostia Ponente, a due passi dall'Idroscalo, ha contribuito alla rinascita culturale di un quartiere difficile. L'incendio di ieri è stato appiccato durante la notte, a un giorno dalla messa in scena del fuori onda per presentare la stagione teatrale al via da martedì. In due, forse in tre, sono entrati dall'ingresso principale in via Domenico Baffigo, hanno rubato due computer attaccandosi perfino a una cassa di coca-cola lasciata vicino all'uscita e, prima di andarsene, hanno lanciato una bottiglia incendiaria contro le poltrone della platea opportunamente foderate di materiale ignifugo. Lievi i danni materiali. Pesanti quelli simbolici. A dare l'allarme al 112 ieri, intorno alle 13, è stato proprio il direttore artistico Andrea Serafini. Accanto a lui sono rimasti per tutto il pomeriggio i ragazzi arrivati per le prove dello spettacolo che questa sera alle 21 andrà comunque in scena come previsto e che, per uno strano scherzo del destino, si chiama «Il sogno continua». «Puliremo e già domani (oggi ndr) saremo in scena». Le indagini, condotte dai carabinieri di Ostia intervenuti sul posto per i rilievi, proseguono senza escludere alcuna pista.

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