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Taxi, la battaglia delle tariffe

Auto bianche nella capitale

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I tassisti chiedono a gran voce nuove tariffe. La decisione è imminente. Il Campidoglio ha già dato la propria disponibilità a ritoccare i prezzi delle corse. Ento fine mese è attesa la commissione consultiva comunale che dovrà raggiungere un accordo. E i consumatori già intravedono dietro l'angolo la «stangata». Sono due i cavalli di battaglia dei tassisti: portare la tariffa aeroportuale di Fiumicino dagli attuali 40 a 50 euro e introdurre un'unica tariffa progressiva al posto delle due attuali (urbana ed extraurbana). I dieci euro in più per le corse aeroportuali sarebbero motivati dal fatto che i 37 conducenti con licenza rilasciata dal Comune di Fiumicino applicano una tariffa di 60 euro per lo stesso tragitto. La proposta, quindi, sarebbe di far pagare a tutti 50 euro. «Servirebbe a raggiungere maggiore trasparenza», sostiene Loreno Bittarelli di Uritaxi. E sulle tariffe a tassametro aggiunge: «È ora di dire basta a scatti urbani ed extraurbani che cambiano con la semplice pressione di un tasto». Nella memoria di giunta approvata lo scorso 5 agosto, l'amministrazione capitolina ha preso un impegno preciso: «Individuare con Enac e Comune di Fiumicino soluzioni per l'applicazione di una tariffa unificata» e arrivare «all'abolizione dell'attuale tariffa extraurbana» introducendo un sistema di calcolo «progressivo». Per le associazioni dei consumatori la conseguenza sarebbe semplice: «Ci sarà un livellamento verso l'alto e a pagarne le conseguenze saranno come al solito i clienti - dice Primo Mastrantoni dell'Adoc - Applicare una tariffa unica vuol dire alzare quella all'interno del Raccordo e abbassare quella esterna. Guarda caso, il traffico maggiore è dentro il Gra». Carlo Rienzi del Codacons, invece, si scaglia contro la tariffa aeroportuale: «A Roma si paga di più che in tutta Europa. Già 40 euro sono troppi. Figuriamoci 50. Noi abbiamo delle convenzioni con alcuni tassisti che fanno pagare 35 euro».

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