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Retata nella Capitale dell'hip hop Diciotto arresti e 10 chili di droga

Arresti e sequestro di droga nella Capitale dell'Hip Hop

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Stelle romane della musica rap e ingranaggi di un giro di droga delle notti del divertimento a San Lorenzo, Testaccio e Trastevere. Ieri prima dell'alba i carabinieri del Gruppo Roma del colonnello Alessandro Casarsa hanno chiuso un'indagine partita nell'agosto 2008 da un'intuizione della stazione carabinieri di Porta Cavalleggeri. Sequestrati in oltre dieci chili di droga. Diciotto gli arresti richiesti dal pm Tiziana Cugini eseguiti in varie zone dal Centro (via del Corso) alla Magliana. Sette le donne in manette, tra le quali anche la figlia di un giornalista corrispondente di una televisione britannica. Era talmente esasperato dal dramma della figlia che quando ha visto i carabinieri portarla via li ha ringraziati: «Finalmente ora potrà disintossicarsi». Ventisei denunciati, e anche qui quattro sono del gentil sesso. L'età degli indagati va dai 18 ai 33 anni. Il clan stroncato dai carabinieri aveva due elementi in comune: smercio e consumo di stupefacenti - cocaina, hashish, marijuana, Lsd e pasticche di droga sintetica - e una vita improntata sull'hip hop, movimento i cui rigori culturali sono il rap (cantare s un testo sincopato), la breake dance e imbrattare-disegnare i muri grigi della metropoli con graffiti e writer. I protagonisti del rap capitolino erano i Noyz Narcos, gruppo mitico delle notti romane del genere. I concerti, annunciati su siti Internet e Facebook, erano le occasioni ideali per spacciare e assumere droga. C'è stato perfino chi frequentava il Sert per uscire dalla tossicodipendenza e rivendeva la dose "curativa" di metadone che gli passavano i medici. Volto e voce storica del gruppo Armando Sciotto, 30 anni, detto «er Cicoria», titolare anche di un negozio di abbigliamento a Gregorio VII dove i carabinieri hanno trovato circa 20 mila euro di preziosi rubati che lui prendeva in pegno ai suoi debitori o acquistava in cambio di dosi di droga. Er Cicoria e anche il cantante-attore-protagonista di un video hard - «La calda notte» - curato dall'autore del cinema porno Franco Trentalance, cui è allegato un cd firmato Noyz Narcos. L'indagine è partita proprio da Sciotto, tutt'ora in carcere. Il 2 agosto di un anno fa viene arrestato in zona Gregorio VII: i carabinieri del maresciallo Salvatore Friano, comandante di Porta Cavalleggeri, lo trovano in auto con un'altra ragazza. Hanno droga e due cani pitbull che portano con sé per fare paura. L'arresto di Sciotto è il sasso che scatena la valanga. Pochi giorni dopo, la madre (denunciata per concorso in spaccio e favoreggiamento) va a colloquio a Regina Coeli. Il figlio le passa un pizzino: «Mamma qui ci sono dei soldi che devono essere raccolti»: 350 Fabrizio, 200 Alessio, 150 il Ciccione, e così via. Partono le intercettazioni. I fornitori di hashish e marijuana sono due marocchini, di cocaina è un tanzanese, Cilly. Nelle zone della movida in un mese riescono a vendere mezzo chilo di roba per tipo. Ieri il blitz. Rimasto ferito un carabiniere, Pellegrino Rocco: alla Magliana, per fuggire uno degli arrestati lo ha colpito al volto con un vaso.

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