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Nel Lazio dieci trapianti in un giorno

Bambin Gesù, Roma

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Nell'arco di 24 ore, nei centri del Lazio, sono stati effettuati ben 10 trapianti: quattro di rene, due di cuore, tre di fegato e uno di pancreas. In particolare, al San Camillo l'equipé diretta dal professor Musumeci ha effettuato in contemporanea due trapianti di cuore. Sono stati operati un uomo di 61 anni con numerosi interventi alle spalle uno di 41 anni affetto da cardiomiopatia primitiva congenita. Al Policlinico Gemelli è stato effettuato un trapianto di rene, così come al Sant'Eugenio e al Policlinico Umberto I, dove le equipé sono state impegnate anche in un trapianto di pancreas. Al San Camillo, un fegato è stato utilizzato per due diversi riceventi, uno all'ospedale Pediatrico Bambino Gesù e l'altro presso il centro trapianti del Sant'Eugenio. Giovedì invece, sempre al Bambino Gesù, sono stati eseguiti un trapianto di fegato e un trapianto di rene, in riceventi pediatrici con organi prelevati in un'altra regione attraverso la rete trapiantologica nazionale. Il presidente della Regione Marrazzo ha fatto i complimenti ai medici per le «loro capacità professionali di altissimo livello in operazioni estremamente complesse». «È la dimostrazione - ha aggiunto il governatore - che la sanità del Lazio, guarita dai mali del passato è in grado di raggiungere risultati straordinari, grazie alle grande professionalità che la animano e alle innovazioni tecnologiche e organizzative avvenute in questi anni». I trapianti sono possibili grazie alla rete dei donatori di organi. Una rete che «nella nostra Regione dimostra di funzionare bene», ha commentato il vicepresidente della Regione Esterino Montino. «Dal primo settembre - ha ricordato Montino - sono state registrate 14 segnalazioni di potenziali donatori di cui 5 sono stati donatori di organo utilizzati e il tasso di opposizione è inferiore al 30% che è un valore accettabile. E solo nelle ultime 24 ore abbiamo avuto ben cinque segnalazioni di potenziali donatori di organi (di cui uno con opposizione, due non idonei al prelievo di organi per malattie potenzialmente trasmissibili, due sono stati donatori multi organo) che hanno permesso la realizzazione nei centri del Lazio dei dieci trapianti».

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