Un bar su due nasconde i prezzi
Controllate 223 attività del centro, la metà non ha il tariffario esposto
Il cliente deve sapere prima di arrivare alla cassa quanto spende. Ma nella metà dei bar e dei ristoranti del centro gli viene impedito: i commercianti non espongono i prezzi. Su 223 attività controllate, il 50% è stato infatti sanzionato. I vigili urbani hanno elevato multe per 24.340 euro. Non è andata meglio neanche agli ambulanti: su 111 venditori controllati, 41 sono stati sanzionati per avere la merce esposta irregolarmente o per non aver indicato i prezzi. La zona più battuta dai vigili urbani del I Gruppo è stata quella tra via dei Pastini e piazza della Rotonda e quella nel tratto compreso tra piazza dei Crociferi e via delle Muratte. Qui il passeggio dei turisti è continuo, ci sono ristoranti ovunque e si può mangiare a ogni ora del giorno e della notte. I vigili urbani, solo in questo percorso, hanno sanzionato 15 attività per «esposizione irregolare del menù», otto per violazione del regolamento di igene e due per frode penale. Ma sembra che i ristoratori non si siano accorti di nulla. «I vigili passano in continuazione - dice il titolare di un bar in via delle Muratte - Spesso sono in borghese, ci controllano e magari nemmeno ce ne accorgiamo. Entrano, si guardano attorno e se vedono che i prezzi sono esposti se ne vanno». I gestori dei camion-bar di piazza di fontana Trevi, quasi tutti extracomunitari, si mostrano diffidenti. «Mai avuti controlli» dicono a denti stretti. Su via dei Pastini i proprietari delle osterie, invece, si sentono «perseguitati». «Se la prendono sempre con noi del centro - dice uno di loro - Non stiamo qui per "fregare" la gente. Abbiamo i prezzi esposti e poi se uno vuole "truffare" un cliente, il modo lo trova». Un esempio? «Basta fare il menù turistico a prezzo fisso, escludendo le bevande. Poi - svela uno di loro - chiedere 30 euro per mezzo litro di vino della casa, nemmeno troppo buono». Insomma, fatta la legge, trovato l'inganno.