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Nuova influenza, grave un romano

L'ospedale San Camillo di Roma

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Prognosi riservata perché affetto dal virus A H1/N1. Una diagnosi che ancora una volta rischia di gettare nel panico milioni di italiani che da mesi sentono parlare di possibile pandemia. Pandemia che secondo molti medici non ci sarà e virus destinato a colpire soprattutto persone con patologie già preesistenti. Il 41enne ricoverato al San Camillo dal 5 settembre scorso infatti «è affetto da leucemia - ha confermato Luigi Macchitella, direttore Generale dell'ospedale capitolino - la malattia ha potenziato le conseguenze del virus sul suo organismo». L'uomo, sportivo per passione, lavora come commercialista ed è ora in isolamento. Non era a conoscenza della grave malattia che gli è stata diagnosticata proprio durante il ricovero. Giunto dal Pio XI al Pronto soccorso del San Camillo ha perso i sensi. Le prime analisi avevano riscontrato una broncopolmonite e consigliato ulteriori controlli per il timore di malattie del sangue. E così è stato. Attualmente, spiegano i medici, c'è «una sostanziale tenuta dei parametri funzionali relativi all'attività respiratoria, cardiocircolatoria, renale e metabolica». Le condizioni sono insomma gravissime, ma sotto controllo. Eppure l'uomo aveva manifestato sintomi di influenza già diversi giorni prima del suo arrivo al San Camillo e dai primi due test non era risultato avesse contratto il virus che sta gettando nel panico l'intero Paese. «È normale - ha aggiunto Paccharini - abbiamo effettuato due test rapidi, ma il paziente aveva contratto l'influenza qualche giorno prima che fossero effettuati e i test rapidi hanno garanzia di efficacia solo se fatti subito». In Italia sono fino ad ora 2.058 i casi di influenza registrati e un solo decesso. Troppo poco perché ci si faccia prendere dal panico, ma abbastanza per essere preoccupati. Il virus raggiungerà l'apice tra gennaio e febbraio e per allora dovrebbero già essere stati vaccinati tutti i soggetti a rischio (bambini, anziani, donne incinte e persone affette da patologie croniche) e, si spera, sarà anche varato il tanto atteso piano di emergenza.

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