Autodemolitore a fuoco Secondo caso in due mesi
Una densa colonna di fumo nero, visibile da alcuni quartieri di Roma sud, si è sollevata ieri intorno alle 12 su via di Centocelle, all'angolo con via Degli Angeli. Il grosso incendio è divampato in un deposito giudiziario in via dell'aeroporto di Centocelle, zona Tuscolana. Un episodio simile si era verificato nel luglio scorso sulla via Appia. Le fiamme hanno causato esplosioni di pneumatici e serbatoi delle auto accatastate una sull'altra. Secondo i vigili del fuoco sarebbero cinquante le vetture completamente distrutte dalle fiamme. Per domare il fuoco, le operazioni sono andate avanti per più di tre ore, fortunatamente non ci sono state vittime, anche perché il deposito è lontano dal centro abitato. «La situazione dell'autodemolitore andato in fumo sulla via Appia di luglio e quello di oggi (ieri, ndr) di Centocelle - ha dichiarato in una nota, Antonio Aumenta, presidente della commissione Trasparenza al Municipio XVI - sono solamente due dei tanti esempi di come le precedenti amministrazioni di centro sinistra non siano mai state in grado di amministrare le città e i territori da essi governati. Cosa assai più grave - prosegue - è dettata dal fatto che il lassismo può generare ingenti danni sia dal punto di vista ambientale sia dal punto di vista umano. Nel Municipio XVI di situazioni analoghe a quelle accadute sulla via Appia e a Centocelle ne abbiamo addirittura tre una in pieno centro città ovvero zona Trastevere, l'altra nel mezzo della Valle dei Casali con circa 150.000 autovetture rottamate e l'ultima sulla Via Aurelia. Situazioni talmente gravi per le quali nel Settembre 2007 votammo una mozione in consiglio per chiederne lo spostamento». Samuele Piccolo, vicepresidente del Consiglio comunale di Roma e delegato del sindaco per lo Sviluppo delle periferie, ricorda di aver chiesto già a luglio delle verifiche ai depositi di auto. «Avevo sollevato il problema quando scoppiò quel terribile incendio che mise a dura prova i vigili del fuoco nell'opera di spegnimento dello sfasciacarrozze sulla via Appia e lo ripeto oggi dopo l'ennesimo, pericoloso incendio scoppiato sulla via Tuscolana. Per pura fortuna non ci sono state vittime allora come non ci sono state oggi, ma non per questo bisogna abbassare la guardia». Secondo Piccolo è innanzitutto indispensabile controllare le condizioni di queste strutture «e - aggiunge - chiudere tutte quelle che rappresentano un pericolo per la nostra città. Rischiamo un disastro ambientale - ha concluso Piccolo - e per evitare altri incidenti chiederò ai comandanti della polizia municipale dei territori dove sorgono queste strutture una relazione sul loro stato di sicurezza e l'immediata chiusura di quelle non in regola con le leggi antinfortunistiche e antincendi».