Alemanno: "Nuova stagione di regole e legalità"
Forse è presto per dire che la battaglia contro le occupazioni abusive è vinta. Ma certamente lo sgombero della scuola 8 marzo segna un altro fondamentale passo verso quel rispetto delle regole caduto nell'oblio per troppo tempo. A sottolineare ieri la gravità del racket delle occupazioni e a lanciare un vero appello alle forze politiche e ai centri sociali è stato il sindaco Gianni Alemanno. Sindaco Alemanno, prima lo sgombero dell'Horus club, poi l'ex Regina Elena, ora l'ex 8 marzo, si è aperta una nuova stagione? «Possiamo dire che è iniziata la stagione delle regole e della legalità. Per un anno abbiamo cercato di trattare ma da un lato non si riusciva a migliorare la situazione, dall'altro si stavano creando sempre più sacche oscure nelle occupazioni. Per questo, su iniziativa del prefetto, abbiamo deciso di riportare regole e legalità». Ci saranno quindi altri sgomberi? «Riportare regole e legalità non significa che smantelleremo tutte le occupazioni, ce ne sono alcune dei centri sociali che non creano alcun problema, non si può però pensare di risolvere l'emergenza abitativa con le occupazioni e trasformare queste in un blocco per lo sviluppo della città. Il Regina Elena era un ospedale bloccato da quell'occupazione». Nel caso della scuola 8 marzo si è scoperto un vero e proprio racket delle occupazioni, crede sia un caso isolato? «Non credo sinceramente che il racket delle occupazioni sia circoscritto all'ex 8 marzo, forse in altre parti non si è raggiunto quel livello, ma non credo sia un fenomeno isolato». Eppure, due giorni fa un corteo, al quale hanno aderito forze politiche presenti in Campidoglio, ha ribadito la «legittimità» delle occupazioni... «Mi auguro che chi fa parte dei centri sociali e vuole stare alle regole si dissoci e non dia solidarietà a chi applica comportamenti che devono essere assolutamente stroncati nella nostra città». Le occupazioni però nascono dall'emergenza abitativa, una vera piaga per migliaia di persone. A che punto è il piano casa del Comune? «Domani (oggi ndr) incontrerò i movimenti e daremo un chiarimento sulla politica della casa: occorre il rispetto delle graduatorie. Noi ci impegneremo a dare risposte non a chi occupa una casa, ma a chi ha diritto ad averla». E sui tempi? Quando si vedranno i primi effetti del piano casa? «Stiamo compiendo uno sforzo enorme, penso all'ultimo bando per l'acquisto di case. Entro ottobre assegneremo abitazioni alle persone che hanno dieci punti nelle graduatorie, per le quali abbiamo ripristinato i criteri di accesso».