Impossibile far finta di niente.
Aldi là delle rispettive posizioni, Confcommercio e Confesercenti non si nascondo dietro a un dito e ammettono che a Roma in questo momento "sembra di stare nel periodo dei saldi". «È vero – dice Valter Giammaria, presidente della Confesercenti provinciale – molti negozi stanno scontando la merce estiva perché i saldi sono andati male e hanno molto invenduto nei loro magazzini». «Non si può non notarlo – fa eco Roberto Polidori, presidente di Federabbigliamento-Confcommercio – anche se il periodo è molto particolare perché c'è crisi nel settore, si tratta comunque di violazione delle regole e chi non le rispetta andrebbe sanzionato». Parlare di liberalizzazione dei saldi crea tuttavia sempre un certo scompiglio tra gli stessi rappresentati di categoria. Giammaria si dice contrario puntando piuttosto a «una posticipazione del periodo dei saldi perché allo stato attuale iniziano troppo presto e gli effetti si vedono in questi giorni». Polidori apre, ma con riserva. «Da parte della Confcommercio non c'è contrarietà a priori sulla liberalizzazione purché venga fatta con una legge nazionale e non sia valida soltanto per la Regione Lazio. Altrimenti saremmo penalizzati». Certo, è l'idea del leader della Federabbigliamento «il dibattito a livello politico dovrebbe essere riaperto». Il presidente del Gruppo Misto in Regione Francesco Saponaro ci sta provando da tempo convinto di un fatto, «la realtà supera anche le più ferree e consolidate leggi. Se c'è crisi i commercianti cercano di vendere perché anche loro devono portare a casa lo stipendio. Così parlare di regolamenti e di violazioni diventa pleonastico». Saponaro, ormai più di un anno fa, ha presentato una legge sulla liberalizzazione dei saldi che è stata votata anche da più di venti consiglieri, ma allo stato attuale resta solo carta «visto che non è mai stata discussa - spiega - e di nuovo la prossima settimana risolleverò la questione in Commissione di modo che si possa discutere per fine settembre, inizi di ottobre». A voler sfogliare il calendario, infatti, la prossima tornata dei saldi è prevista per il 2 gennaio, primo sabato del mese. Calcolando che il posto dell'assessore regionale alle attività produttive è vacante (l'assessore De Angelis ha optato per l'impegno europeo e si è appena dimesso), e che si entrerà tra poco nel vivo della campagna elettorale per le regionali, di tempo per decidere non ce n'è poi così tanto. Il dibattito è aperto, ma una soluzione per mettere tutti d'accordo sembra ancora lontana. Dam. Ver.