Automobilista drogato uccide ragazza madre
PALESTRINA - È morta a 23 anni, di notte, sola alla guida della sua auto, mentre tornava dal figlio. È morta per colpa di un automobilista drogato e ubriaco, che l'ha travolta uccidendo, insieme a lei, in un fragore di lamiere contorte, anche i suoi sacrifici e i suoi sogni. Un uomo, l'ennesimo come hanno rilevato i Carabinieri, messosi alla guida sotto l'effetto di alcol e stupefacenti. Così si è spenta sull'asfalto della statale 155, la vita di Anna Giannetti, 23 anni residente ad Ardea, che di giorno lavorava come operaia e la sera ballava per arrotondare lo stipendio e garantire un futuro migliore al figlio di 5 anni, che ora rimarrà solo. Ed il ballo, la sua grande passione, l'ha tradita. L'altra sera si era esibita al «V motoraduno», svoltosi nel centro storico di Palestrina, il suo era il numero clou dello show: lap-dance allo scoccare della mezzanotte. Molti dei presenti si ricordano di lei, del suo fisico e della sensualità, delle sue movenze. Sono increduli che sia proprio quella bellezza bionda che aveva donato loro un sogno l'ultima vittima della strada. Poche centinaia di euro il compenso pattuito con gli organizzatori, preso il quale Anna è poi salita in macchina. Via verso Ardea, la casa e gli affetti, perché, per pudore, solo lontano da casa accettava questi spettacoli e con loro il rischio di viaggiare di notte da sola su strade sempre più pericolose. E sulla via del ritorno, in una semicurva al km. 70 della statale 155 di Fiuggi, in località Muracciola tra Palestrina e Zagarolo, il destino si è materializzato nella luce improvvisa dei fari di una Ford S-Max che l'hanno accecata prima che la macchina la travolgesse. Forse l'ultima luce che ha visto prima di chiudere gli occhi. La scena presentatasi ai primi soccorritori, automobilisti di passaggio, personale del 118, vigili del fuoco di Palestrina, carabinieri, è agghiacciante: le due auto si fronteggiavano nel buio, la Citroen C1 di Anna con il cofano accartocciato sull'abitacolo, la ragazza versava in stato di incoscienza e nonostante la rapidità dell'intervento e i disperati tentativi di rianimarla, a causa delle gravi lesioni riportate, è morta in autoambulanza nel tragitto verso l'ospedale di Palestrina. I tre uomini a bordo della Ford (oltre al conducente c'erano anche un 35enne di origine cubana e un italiano di 50 anni) erano in stato di choc e feriti. Anche loro sono stati soccorsi e portati all'ospedale di Colleferro, dove i sanitari hanno riscontrato lievi lesioni guaribili in pochi giorni e dove il guidatore A.F., artigiano 47enne di Cave, è stato arrestato perché risultato positivo sia all'alcool test che al narco test. Ora l'uomo, su cui grava la pesante accusa di omicidio colposo, è stato portato presso il carcere romano di Rebibbia. I carabinieri del Nor di Palestrina stanno indagando per capire le cause e accertare l'esatta dinamica dell'incidente avvenuto su quella semicurva. E pensare che solo pochi giorni fa, a pochi chilometri da qui, un ciclista è morto investito da un ubriaco in pieno giorno, mentre negli ultimi due giorni ben 14 sono stati gli automobilisti denunciati e le patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza dai carabinieri del Comando di Colleferro, disperati tentativi per porre un argine a queste morti assurde che sembrano non avere una fine.