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Un nuovo codice per i geometri di tutta Europa

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Cosìil presidente dei geometri italiani, Fausto Savoldi, ha definito la sottoscrizione del nuovo codice deontologico approvato ieri dai 30 Paesi membri del comitato di coordinamento internazionale dei tecnici europei riuniti allo hotel Bristol Bernini di Roma. Tra i punti più importanti del codice di comportamento, le norme sui rapporti tra professionisti e clienti, gli standard minimi di qualità delle prestazioni, l'obbligo di informare le utenze e quello del trasferimento della conoscenza. Quest'ultimo emendamento, proposto e voluto dal Consiglio nazionale italiano, sottolinea la responsabilità morale che verrà affidata ai "surveyors" in attività, nei confronti dei giovani geometri, studenti, praticanti e professionisti, per quanto riguarda la formazione e preparazione tecnico/pratica. Significativo il riconoscimento del presidente del comitato europeo, Henning ElmstrØm, che ha sottolineato «il grande contributo dato dall'Italia alla stesura di un codice che l'Europa attendeva da troppi anni, mettendo al centro del rapporto tra professionisti e clienti formazione e trasparenza». «Il codice sarà una novità verso il riconoscimento europeo della professione e la libera circolazione in ogni stato aderente all'Associazione», ha aggiunto Enrico Rispoli, segretario dei geometri italiani. All'assemblea del Comitato europeo ha partecipato anche Gabriella Alemanno, d.g. dell'Agenzia del Territorio: «questo momento rappresenta un'importante occasione per approfondire il rapporto di collaborazione già in atto fra l'Agenzia e la categoria dei Geometri. Collaborazione resa ancor più efficace dalla comunione di intenti e dalla sinergia messa in atto nei servizi all'utenza».

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