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Prima pirata, poi va a ballare

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Urtaun'auto, quasi la ribalta, lascia la donna dentro a chiedere aiuto, ingrana la marcia e va a ballare come se niente fosse. La sequenza dell'assurdo è la dinamica di un fatto accaduto davvero. La dinamica è dell'altra notte, sulla Cristoforo Colombo, a duecento metri di distanza dall'omonimo piazzale sul lungomare di Ostia. Il pirata della strada - A.M., 32 anni, con un lavoro di cameriere alle spalle - è stato denunciato per omissione di soccorso e lesioni. La poveretta, trentenne, ha passato la notte all'ospedale Grassi, con escoriazioni e contusioni sul corpo e un trauma cranico: se la caverà con 15 giorni di prognosi. All'una di notte, lei è a bordo della sua Panda. Viaggia sulla Cristoforo Colombo, sta per entrare a Ostia. All'ìmprovviso da dietro lui le piomba addosso con la Mini cooper intestata alla madre. L'urto è violento. La piccola utilitaria viene sollevata e scaraventata su un fianco. La ragazza dentro è scossa come un cencio, stordita, il mondo è sottosopra. Il ragazzo non si ferma, non presta alcun aiuto all'automobilista. Resta in amcchina, mette in moto e va a ballare. Col telefonino, la ragazza chaiama il 112. Sul posto si precipitano i carabinieri del Nucleo radiomobile. Sull'asfalto trovano anche i pezzi della Mini andati in frantumi dopo lo scontro. Comincia la ricerca del pirata. S'interrompe poco dopo davanti a un ristorante sulla litoranea, dove i militari trovano l'auto in sosta. Cercare il ragazzo nelle discoteche della zona è più difficile, è come l'ago nel pagliaio. Lasciano un biglietto sul vetro della Mini: «Si presenti in caserma», altrimenti lo andranno a prendere dove abita. Circa quattro ore dopo il pirata della strada entra nella sede dei carabinieri di Ostia. All'inizio prova a spiegare le cose: «Non guidavo io, al volante c'era una mia amica». Domanda: «Come si chiama?». Non risponde. E scatta la denuncia a piede libero. ora sarà il giudice a decidere l'eventuale sequestro della patente. Il documento di guida, invece, è stato ritirato senza appello a un ragazzo di 23 anni fermato l'altra notte a via Veneto alla guida del bolide del padre trovato posito all'alcoltest. I militari della Compagnia Roma Centro hanno visto lui, volto giovane, arrivare su una Bmw M3. Lo hanno fermato, lo hanno sottoposto al test che ha dato esisto positivo: aveva bevuto troppi alcolici. Il giovane è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza. Fab. Dic.

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