Lungotevere, pirata ai domiciliari

A4 giorni da quella tragica carambola, per cui una terza ragazza è ancora ricoverata al Santo Spirito in gravi condizioni, Campanelli è finito invece ai domiciliari. Per il gip del tribunale capitolino, che ha accolto parzialmente la richiesta del pm Clara De Cecilia e del procuratore Giovanni Ferrara, il giovane sottufficiale della Marina dovrà rispondere di duplice omicidio colposo e lesioni gravissime. Nell'ordinanza il gip spiega che Campanelli aveva un tasso di alcol pari a 1,40, che aveva lanciato la macchina a folle velocità, e ha giustificato la misura cautelare con il pericolo di reiterazione del reato. «Campanelli - scrive il gip - era in stato psicofisico alterato e può reiterare la condotta criminosa». Nelle ore successive all'incidente lo stesso Campanelli aveva tentato di giustificare il disastro attribuendo la colpa a un guasto meccanico del servosterzo. «Era guasto - aveva spiegato il militare - lo dovevo far riparare». Una tesi che però, come avevano riferito alcuni testimoni, non collimava con l'elevatissima velocità che aveva raggiunto l'auto all'alba di domenica scorsa. La Punto, infatti, era sbucata come un proiettile dal lungotevere. La procura, in ogni caso, aveva chiesto a un tecnico di verificare se la Punto avesse problemi al servosterzo.