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Ubriachi nelle minicar, due denunce

Microcar (Foto Gmt)

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Guidavano per le strade del centro storico con un tasso di alcol superiore a quello consentito dalla legge. Per questo due giovani automobilisti di 20 e 26 anni sono stati denunciati l'altra notte per guida in stato d'ebbrezza dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia Roma Centro. I militari dell'Arma hanno fermato i due automobilisti alla guida delle loro rispettive auto, due minicar, e hanno sottoposto i giovani all'esame dell'etilometro. Entrambi sono risultati positivi con un tasso superiore a quello previsto dalla legge. Ai due automobilisti è stata inoltre ritirata la patente. Le minicar negli ultimi anni stanno aumentando sempre di più per le strade della Capitale. La maggior parte degli automobilisti vorrebbe «eliminarle», vietare la loro circolazione a causa della quasi totale mancanza di rispetto del codice della strada da parte dei «baby-conducenti». tanto che sui sopcial network sono stati creati veri e propri grupi di discussione contro queste citycar: «Mettiamo le patate negli scappamenti delle minicar», «detesto le minicar e chi le guida», «bruciamo tutte le minicar» e «odio le minicar», recitano alcuni gruppi sul web. «Sono solo un pericolo», i commenti più frequenti su internet. Un pensiero condiviso anche dal segretario generale della Fondazione Ania per la sicurezza stradale, Umberto Guidoni. Secondo la Fondazione, infatti, le microcar romane hanno il tasso di incidentalità più alto d'Italia, circolano nel traffico congestionato della città a volte su strade ad alto scorrimento e incorrono facilmente in urti stradali, più o meno violenti. Guidoni ha anchge sottolineato che «tra le minicar di Roma si registra il più alto numero di incidenti a livello nazionale. Se in Italia fanno incidenti una media di 7 minicar assicurate ogni 100, nella Capitale il numero è doppio, 15 su 100». Il problema degli incidenti frequenti dipende anche dall'età dei conducenti, «guidatori inesperti come i quattordicenni», che possono provocare facilmente incidenti stradali e questo «è pericolosissimo perché anche se di piccola cilindrata, le microcar sono macchine a tutti gli effetti, che inoltre non hanno la struttura per garantire sicurezza in urti violenti», ha spiegato la Fondazione.

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