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E Trambus allerta i medici 6.500 autisti da vaccinare

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Eneanche uno fermo, ieri a Roma. Almeno «non per la paura della nuova influenza» spiegano da Trambus. Ma anche se il caso Napoli non ha contagiato la Capitale gli autisti dei mezzi pubblici romani hanno paura, eccome. «Solo un fesso potrebbe non averla» racconta Mauro, autista da 20 anni. Chi prende l'autobus sa cosa succede. Con zingari e sbandati si è visto di tutto: dai piedi sui sedili fino ai mezzi usati come latrine. Ma l'allerta, nell'azienda di trasporto pubblico della capitale, Trambus, è scattata. Anche se eventuali interventi di vaccinazioni a tappeto per tutti i dipendenti, 6.500 autisti su un totale di 9.000 lavoratori, per prevenire epidemie di influenza, non sono state ancora pianificate. A Trambus spiegano che «la medicina aziendale è stata allertata e sta predisponendo un piano di prevenzione a tutela degli autisti di bus e tram» ma «si attende una maggiore chiarezza scientifica sui rischi effettivi, anche per quanto riguarda l'ipotesi di una doppia vaccinazione». E se c'è «la consapevolezza di dover tenere la situazione monitorata» d'altra parte «non si vuole alimentare una psicosi».

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