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Genitori a caccia di risparmio «Ormai è una scelta obbligata»

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Elo storico mercatino di libri usati di Lungotevere Oberdan riapre e come tutti gli anni è preso d'assalto. C'è chi compra e chi vende, chi contratta e chi cerca, tutti uniti inseguendo il risparmio e un minimo di guadagno. I tempi però sono cambiati. Se prima infatti bastava conoscere il titolo e l'autore di un libro, ora serve necessariamente un codice che identifichi il volume e soprattutto l'edizione aggiornata, quella che, secondo la circolare del ministero dell'Istruzione, non dovrebbe cambiare per almeno cinque anni. Ecco allora mamme e figli in lunghe file davanti ai banchetti con in mano l'elenco dei volumi scaricato da internet. Il risparmio medio per i testi della scuola secondaria di I grado è di circa il 50%, mentre quello per il II grado può raggiungere il 60%. «Di questi tempi non è poco – dichiara un papà con un sacchetto pieno di libri appena acquistati - soprattutto se, come me, ho tre figli». Poco importa poi se qualche libro, nella mischia, è di dubbia provenienza. «Francamente non me ne sono mai accorto – dice un altro capo di famiglia – o meglio, non ho proprio mai controllato. E poi anche se fosse non me ne preoccuperei più di tanto perché l'importante per me è risparmiare». Sì perchè capita, e non è certo una novità, di trovare sulla bancarella i libri che i professori ricevono gratuitamente dalle case editrici e poi vengono qui a rivendere. Si riconoscono dal taglio triangolare sull'ultima pagina di copertina, ma nessuno ci fa caso. A dir la verità tra i banchi se ne vedono parecchi di queste edizioni «speciali», ma nella noncuranza di genitori e figli si vendono comunque. «In effetti questi libri ci capitano molto spesso – confida uno dei proprietari dei banchetti – perché non dovremmo comprarli? Il problema semmai dovrebbe essere di chi ce li porta. Sono nuovi, di edizioni correnti e poi a me interessa il guadagno». Quello di fatto per loro è assicurato; comprano mediamente al 25/30%. Succede di veder acquistare un dizionario di una nota casa editrice nuovo di zecca a soli 30 euro, oppure un libro di esercizi di inglese per 1 euro. Eppure, nonostante questi prezzi di saldo, quelli che vengono a lungotevere a vendere i libri di scuola dell'anno scorso sono sempre tantissimi. In favore delle famiglie alle prese con il caro libri è sceso in campo anche il Codacons con l'iniziativa «Libri gratis». Nel portale dell'associazione dei consumatori è nata infatti una nuova pagina che permette con una semplice registrazione gratuita di consultare il database con i titoli dei testi scolastici di cui gli utenti hanno bisogno o che sono disposti a cedere. Il portale avrà la funzione di creare una rete di contatti tra la domanda e l'offerta dei testi inseriti. Inoltre il portale fornisce anche i link dei siti dove è possibile scaricare i testi scolastici in modo legale. L'attuale normativa prevede infatti che già da quest'anno gli studenti hanno diritto a scaricare gratuitamente da internet i libri in formato digitale. Ma la forma, sollecitata dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, è stata finora scarsamente praticata. A oggi infatti su un elenco di 25 testi di un liceo romano, solo due sono scaricabili on line.

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