Effetto rientro, Centro in tilt

L'effetto è quello di una nota pubblicità che mostra una persona imbambolata che blocca il traffico e si scusa dicendo: «Sono appena tornato». È quello che devono aver pensato ieri migliaia di romani imbottigliati nel traffico capitolino. I primi sintomi si sono avvertiti sul lungotevere, bloccato fino a metà mattina in entrambe le direzioni da Gregorio VI a Corso Vittorio e da via dei Cerchi a Ponte Garibaldi, senza che ci fosse un incidente o un corteo a bloccare il transito. Stesso «inferno» patito dagli automobilisti rimasti «prigionieri» sulla Tangenziale est in direzione San Giovanni, nel tratto di via della Batteria Nomentana, dove il cantiere per la realizzazione delle gallerie ha ristretto la carreggiata ad una corsia e, nonostante il percorso alternativo, si è creato un serpentone di auto lungo diversi chilometri. A San Giovanni, con lo «sbocco» della Tangenziale e il maxi cantiere per la linea C, il traffico si è paralizzato tra via Taranto e via Magna Grecia. E tanto per chiudere la giornata, intorno alle 17.30 il corteo dei precari della scuola verso il ministero in viale Trastevere ha nuovamente bloccato il rientro a casa di migliaia di romani, ancora «illusi» di poter utilizzare l'auto per andare a lavoro. Un particolare che è costato caro a chi si è recato in pieno centro. Qui, al disagio dei grandi cantieri ancora in corso, come quelli a via dei Fori Imperiali, via Nazionale, via IV Novembre, piazza San Macuto, si aggiunge la mancanza cronica di parcheggi. Sono così tornati motorini sui marciapiedi, mincar al posto dei motorini e strisce blu perennemente occupate dalle auto dei residenti. Ma il meglio deve ancora arrivare. La settimana prossima saranno riaperte tutte le scuole della Capitale e la ripresa dell'attività politica e amministrativa riporterà sulle strade e sulle piazze capitoline cortei e manifestazioni. Nulla di strano però. È solo l'inizio dell'autunno. O la fine dell'estate.