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Multe, pioggia di verbali

Vigile commina una multa (Foto Gmt)

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Una valanga di «avvisi bonari» del Comune di Roma è pronta ad invadere le case degli automobilisti che hanno accantonato negli anni le multe con la speranza che ci si dimenticasse di loro. La lettera che decine e decine di romani hanno già trovato in questi giorni nella cassetta postale rientrando dalle vacanze recita all'incirca così: «Caro cittadino, da alcune verifiche effettuate risulta che hai verbali in pendenza per un totale di euro ... Ti invitiamo a provvedere al pagamento entro 30 giorni per evitare l'iscrizione al ruolo e l'emissione della cartella esattoriale». Con conseguenti interessi che iniziano a decorrere e procedure amministrative che si rimettono in moto, dopo la pausa estiva concessa dall'assessore al bilancio Maurizio Leo che ha di fatto sospeso per più di due mesi fermi e ipoteche. Si attende a giorni, invece, un'altra comunicazione, questa volta ad opera di Equitalia-Gerit, che raggiungerà chi ha commesso sanzioni nel 2004 e negli anni precedenti. Per dirla in poche parole per quasi un milione di automobilisti è scattata l'ora X. La mini sanatoria concessa dal Comune di Roma per risolvere una volta per tutte il problema «cartelle pazze» dovrebbe portare nelle casse comunali circa 300 milioni di euro se si pensa che il Comune stima di incassarne la metà soltanto con le multe comminate (e non pagate) fino al 2004. E' stata decisa a giugno per porre un freno alla questione che ha coinvolto negli ultimi anni quasi un'automobilista su tre. Ora dovrebbe essere tutto più facile o almeno si spera perché già in questi primi giorni di settembre si sono registrate lunghe file all'ufficio di via Ostiense dove si va per pagare o chiedere spiegazioni. «Tra il via vai di sempre si contano anche diversi casi di cittadini che si sono visti recapitare l'avviso del Comune e non sanno cosa devono fare», spiega un dipendente dello sportello. Con la mini sanatoria il Comune recupererà una buona parte di quanto perso in termini di entrate se solo si pensa che ogni anno riesce a riscuotere poco meno del 50% delle sanzioni accertate. In pochi però pagano senza batter ciglio, la maggior parte contesta e ricorre scegliendo di preferenza il Giudice di Pace.

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