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La sfida nel Lazio: Meloni superstar

Giorgia Meloni

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Il sogno del centrodestra per le Regionali del 2010 si chiama Guido Bertolaso, il sottosegretario a tutte (o quasi) le emergenze d'Italia. Secondo il sondaggio realizzato dall'istituto Crespi per l'agenzia Omniroma batterebbe il presidente del Lazio in carica, Piero Marrazzo, di ben 9 punti percentuali: 49 a 40 (11% di indecisi). Resta un sogno perché il «tecnico» Bertolaso non ci pensa proprio a scendere in campo, né se ne priverebbe il governo Berlusconi. Altro giro altra corsa. Il ministro della Gioventù Giorgia Meloni supererebbe Marrazzo di due punti: 47 per cento contro 45 (indecisi all'8%). Lei sgonfia il risultato e guarda avanti: «Bisogna sempre misurarsi con il consenso, i sondaggi lasciano il tempo che trovano». Il governatore Marrazzo tiene. Vincerebbe, ma di misura, contro l'imprenditrice ed ex europarlamentare di Forza Italia Luisa Todini (44% a 40 con il 16% di indecisi). La Todini, che ieri ha incontrato il premier Berlusconi a Palazzo Grazioli, si schermisce: «Non abbiamo parlato di questo, comunque sono lusingata, ma come faccio? Sono amministratrice di una ditta di appalti, ad ogni modo da qui alle elezioni c'è molto tempo». Marrazzo si riconfermerebbe invece con facilità contro il senatore ed ex assessore al Bilancio della Regione Andrea Augello, che raccoglierebbe il 37% dei voti contro il 44 di Marrazzo (19% di indecisi). Conferme ai risultati arrivano dal grado di fiducia e di popolarità dei quattro sfidanti ipotizzati dal sondaggio. La fiducia in Bertolaso è al 55%, in Giorgia Meloni al 51, in Luisa Todini al 40 e in Andrea Augello al 22. Sulla stessa scia l'indice di notorietà: 77% per Bertolaso, 65 per la Meloni, 40 per la Todini e 20 per Augello. Si tratta di fantapolitica ovviamente: ancora non si conoscono nemmeno le allenze. Soprattutto peserà la scelta dell'Udc, che rischia di essere l'ago della bilancia delle prossime elezioni. Da parte sua, il centrosinistra ostenta sicurezza. Il vicepresidente della Regione Esterino Montino non usa mezzi termini: «Bertolaso contro Marrazzo? Sarebbe un osso duro da spolpare, ma lo potremmo affrontare. Insomma, non avrei particolari preoccupazioni, anche se sembra essersi tirato fuori dai giochi. La Meloni non mi impensierisce». E se il leader de La Destra Francesco Storace avverte che il sostegno del suo movimento al Pdl «non è scontato», il sottosegretario Francesco Giro guarda al Campidoglio: «La vittoria del Pdl alle Regionali dipende anche dalla tenuta di Alemanno».

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