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Bandi sui nidi-famiglia Alla Regione ora è bufera

Scuole materne

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Dubbi e perplessità sui bandi che hanno assegnato 5,3 milioni di euro per il progetto sperimentale dei nidi-famiglia o delle «tagesmutter» sollevati dalle pagine di questo giornale, arrivano dritti alla Pisana, dove è scontro tra i consiglieri dell'opposizione e gli assessori competenti. A chiedere subito di vederci chiaro è il consigliere regionale del Pdl e componente la commissione Politiche sociali, Massimiliano Maselli: «Il presidente della commissione Politiche sociali, Giuseppe Mariani, e il presidente della commissione Scuola, Annamaria Grazia Massimi chiamino a riferire in una commissione congiunta gli assessori Costa, anche se prossima alle dimissioni, e Coppotelli, sugli stanziamenti regionali per il progetto "tagesmutter". È evidente - continua Maselli - la sproporzione che si è generata tra il costo altissimo che ha dovuto sostenere la Regione, e l'esiguo numero di mamme e di bambini, preposti a fornire e a usufruire del servizio di assistenza. Nessuno qui vuole negare l'importanza e la necessità di progetti come questi a favore dell'infanzia e delle famiglie, ma sarebbe opportuno che certe scelte, contrariamente a quanto è stato fatto, passassero anche al vaglio della commissione Politiche sociali in Consiglio regionale». Non ha usato mezzi termini neanche il consigliere regionale di Sr, Donato Robilotta: «La Regione ha previsto un finanziamento complessivo per 2 anni pari a 5,3 milioni di euro da destinare ai nidi-famiglie. Da quando è partito il progetto i bambini affidati sarebbero 252 con un costo complessivo a bambino che supera i 10 mila euro annui. Questo è un vero e proprio spreco - incalza Robilotta - dal momento che con gli stessi fondi si sarebbero potuti realizzare almeno cinque strutture per l'infanzia in grado di ospitare annualmente trecento bambini». E aggiunge: «O meglio: non sarebbe stato più giusto destinare alle famiglie laziali un bonus da spendere in base alle proprie esigenze? Per questo motivo, ho presentato un'interrogazione al presidente Marrazzo per sapere da quali cooperative è composto il Consorzio che si occupa dei servizi per l'infanzia. Infatti, questa delle "tagesmutter" mi sembra l'ennesimo spreco di una giunta allo sbando anche sulle politiche per l'infanzia». Non restano a guardare però gli assessori competenti, che rispondono punto per punto. «Si tratta di un attacco gratuito al sevizio innovativo delle tagesmutter, finanziato dalla Regione che ad oggi ha già creato numerosi nuovi posti di lavoro - replica duramente l'eurodeputata e assessore regionale all'Istruzione, Silvia Costa - A parte ciò, il finanziamento stanziato dalla Regione per questa iniziativa pilota ha richiesto una complessa fase preparatoria viene trattato con il metodo del "conto della spesa", non tenendo conto, tra l'altro, che le tagesmutter e i bambini non sono solo a Roma. Desidero poi sottolineare, per la parte di competenza dell'assessorato Istruzione e Formazione, che 1,8 milioni di euro del Fondo sociale europeo sono stati destinati alla formazione delle Tagesmutter e all'avvio concreto del servizio. Gli ulteriori 1,5 milioni di euro del Fondo nazionale per le politiche sociali sono relativi alla gestione del servizio, attraverso il quale si contribuisce alle spese delle famiglie. Su questo progetto pilota pesano anche le spese di monitoraggio, di verifica e di supporto all'avvio di questo nuovo servizio». Pronta anche la replica dell'assessore alle Politiche sociali, Anna Salome Coppotelli che usa però toni meno entusiasti della collega sul futuro del servizio. «Io sono arrivata in giunta quando la delibera era stata già approvata - ricorda la Coppotelli - e per quello che riguarda il mio assessorato posso dire che 1,5 milioni di euro erano stati stanziati per un aiuto alla gestione tecnica, riconscendo un contributo ai genitori di 3 euro l'ora per un massimo di cento ore al mese per ogni bambino. Fondi però - precisa - che non sono stati ancora erogati perché stiamo ancora controllando la rendicontazione delle associazioni. per quanto riguarda la campagna di informazione dell'agosto 2008 per 500 mila euro, invece, si trattava di una campagna su tutti i nidi e non solo sul progetto pilota tagesmutter».

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