Assediati dai mendicanti
Come oggetti per fare soldi. Trattati da schiavi da mercanti di uomini che li caricano e scaricano, neanche fossero merce, su strade o piazze del centro e, se sono disabili, lasciati ore e ore sotto il sole a trascinarsi sui carrelli, per impietosire turisti e romani. Mendicanti, zingari, ma anche «spacciatori» di mestieri improvvisati come i lavavetri, o veri e propri estortori, come succede nei parcheggi dove se non paghi ti sfasciano la macchina. E ancora, a piedi nudi col cappotto, anche se il sole spacca l'asfalto. È una corte dei miracoli quella che ci assedia agli incroci stradali, o quando usciamo dalla messa o entriamo in un ospedale. E agli ingressi dei mercati e di cimiteri, come nei piazzali di centri commerciali, uffici pubblici e banche. E persino quando andiamo a fare la spesa al supermarket, l'ultima frontiera dell'accattonaggio molesto. «Non possiamo mandarli via - spiega un giovane cassiere della Pim, il supermercato a via Newton, ai Colli Portuensi - qui davanti è suolo pubblico e le forze dell'ordine hanno le mani legate». Giovedì sera all'ora di chiusura era un assedio. Questuanti di ogni età, razza e colore, anche un bambino che avrà avuto 10-11 anni. Ci fanno pena, ma quasi ci strappano il carrello di mano con la scusa di rimetterlo a posto per sfilarci l'euro. E se li lasci fare eccone un altro che pretende di aiutarti a mettere le borse della spesa nel bagagliaio. E quando spuntano qualcosa c'è la fila. «Se capiscono che sei un tenero sei finito» ammicca Bruno rimasto a Roma, che quasi si scusa: «i soldi te li ho dati ieri, tutti i giorni non posso». Dalla Pim alla Gs, passando per la Standa di viale Colli Portuensi, assediata quest'ultima anche dagli zingari. E la stessa musica anche alla Lidl di via della Magliana, una piccola parte per il tutto, ma rappresentativa, con situazioni che probabilmente ciascuno sperimenta in qualsiasi altra parte della città quando va a fare la spesa in un grande supermarket. Una situazione destinata ad esasperarsi dopo la lunga pausa ferragostana e il ritorno ormai quasi completo dei romani in città. Dalla periferia al centro, ancora accattoni gestiti dal racket. Durante il mese di agosto a piazza di Pietra, nelle ore più infuocate, si sono rivisti i mendicanti storpi sui carrellini. «È un problema che dura da ormai dieci anni - ricorda il presidente dell'associazione Amici di piazza di Pietra, Filippo Anfosso -. Abbiamo fatto mille segnalazioni, interveniamo, ma certamente come associazione di residenti e commercianti non possiamo svolgere un'azione di suppleanza delle autorità». Qualcosa si sta muovendo, lo ammette. «Vedo grande impegno da parte delle istituzioni - dice - come è accaduto dopo l'ultima segnalazione sulla movida sfrenata e i venditori abusivi davanti alla Camera di Commercio fatta dall'associazione su Il Tempo. Mi ha chiamato addirittura il sindaco Alemanno, e credevo fosse uno scherzo ma bisogna riuscire a concretizzare i risultati - ammonisce Anfosso - perché la situazione non è ancora degna di una grande capitale europea. Vedremo come parte settembre, alla ripresa al termine del periodo di ferie».