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"Non l'abbiamo violentata"

La casetta sulla spiaggia di Tor San Lorenzo dove sarebbe avvenuto lo stupro di Ferragosto

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 È durato sette ore l'interrogatorio dei tre ragazzi sospettati di aver violentato una studentessa romana di 17 anni la notte di Ferragosto durante un falò sulla spiaggia di Tor San Lorenzo. I tre, tutti di Roma, sono stati ascoltati ieri dal sostituto procuratore di Velletri Giuseppe Patrone. «Siamo in una fase molto delicata delle indagini», ha detto il pm che, al termine dell'interrogatorio, non ha aggiunto nient'altro, mentre i genitori dei ragazzi e il loro legale hanno solo rilasciato un «no comment». I giovani sono entrati e usciti dalla Procura senza che fosse possibile fotografarli.   La diciassettenne, dopo essersi appartata con uno dei tre ragazzi - si tratta di due fratelli gemelli e di un loro amico - sarebbe stata raggiunta anche dagli altri, secondo il suo racconto, e costretta ad avere rapporti sessuali con loro. La vicenda, tuttavia, è ancora tutta da chiarire. I tre ragazzi negano ogni addebito. Solo uno dei gemelli avrebbe ammesso un flirt consensuale, ma non una violenza sessuale. La giovane, invece, sia durante l'interrogatorio delle prime ore che nella deposizione al pm, ha ribadito la sua versione.   Al termine dell'interrogatorio di ieri nessun provvedimento è stato adottato dal magistrato, e i tre, che restano comunque indagati, hanno potuto far ritorno alle proprie abitazioni. Le indagini proseguono: il pm Patrone ha richiesto la comparazione del dna dei tre ragazzi con i tamponi prelevati alla 17enne presso l'Ospedale di Anzio, subito dopo la denuncia presentata al commissariato di Polizia di Anzio. Nei prossimi giorni sicuramente alcuni aspetti di questa intricata vicenda potranno avere degli sviluppi, in quanto a fare chiarezza potranno essere in primo luogo i risultati della comparazione dei campioni di Dna. Le indagini sono condotte dalla Squadra Mobile di Roma.

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