Il Comune vende 8 mila case
Appartamenti in tutta la città. Un anno di tempo per comprare
Il Comune vende casa. Dopo tanti annunci si passa ora ai fatti. La decisione era stata già presa nel 2007 con un dettagliato programma di dismissione del patrimonio comunale, che prevede nel particolare la vendita di 7.410 case su un totale di 24 mila. Ora, con il mandato conferito dalla giunta capitolina a Risorse per Roma, pochi giorni fa, si entra nella fase esecutiva del programma. Dodici mesi il tempo previsto per formulare proposte di acquisto e raccogliere adesioni sull'acquisizione dei 7.410 appartamenti comunali, che si trovano un po' ovunque, dal IV al XIII Municipio. Un lavoro enorme per la società capitolina che avrà comunque il suo guadagno. Si prevede infatti un compenso pari al 3 per cento, oltre all'Iva, del prezzo di vendita di ciascuna unità immobiliare. Una percentuale «di mercato», insomma. E se non si riuscisse a firmare il contratto di compravendita, il disciplinare d'incarico per le case rimaste invendute, prevede una specie di «risarcimento» di 150 euro l'una. Tutte le attività tecnico-catastali finalizzate all'atto di compravendita saranno poi a carico dell'acquirente, per un importo massimo però di 290 euro. L'adesione alla vendita comporterà un deposito di 3 mila euro. Come per tutte le dismissioni patrimoniali anche stavolta verranno garantiti i diritti degli inquilini che non vogliono o non possono acquistare. In questo caso, infatti, gli inquilini non solo rimarranno nella propria casa ma questa verrà considerata non alienabile. Al contrario, chi decide di acquistare, come previsto dal piano di alienazione del 2007 potrà rivendere dove previsto anche dopo 5 anni a patto di una rinuncia scritta di richiedere una nuova assegnazione di alloggi Erp per se stessi o per i componenti del nucleo familiare. I proventi delle vendite dei 7.410 appartamenti verrano investiti per fronteggiare l'emergenza abitativa.