"Ho solo reagito, non ce l'ho coi gay"
«Non ho niente contro gli omosessuali. Sono stato provocato e ho reagito, si è trattato di una reciproca aggressione». Si è difeso così, fornendo la sua versione dei fatti, tranquillo e senza far trapelare emozioni, A.S., detto Svastichella, l'uomo accusato di aver aggredito due omosessuali la notte tra venerdì e sabato, rispondendo alle domande del gip Renato Laviola. L'uomo è stato sottoposto ad interrogatorio di garanzia nel carcere di Regina Coeli a seguito della misura cautelare emessa nei suoi confronti dallo stesso gip. Nel corso dell'atto istruttorio, svolto alla presenza del pm Pietro Pollidori e alla presenza del legale dell'indagato, l'avvocato Anna Maria Di Giacomo, l'uomo avrebbe anche spiegato che «è stato un incidente. È stata un'aggressione reciproca. Non so nulla del coltello, non ne avevo» ha detto tranquillo, senza piangere o essere spavaldo. E per essere più convincente, con lo stesso tono pacato ha aggiunto: «Ho diversi amici omosessuali, non ho nulla contro di loro, ma quei due non si stavano solo abbracciando...». «Svastichella» ha poi ricostruito quanto accaduto, una versione dei fatti sostanzialmente analoga, almeno a grandi linee, coincidente con quanto affermato dai due ragazzi gay. In particolare l'uomo ha sostenuto che quel sabato sera, mentre era in compagnia della fidanzata, avrebbe visto i due ragazzi omosessuali fuori dal Gay Village scambiarsi effusioni. Quindi li avrebbe invitati a smetterla. In risposta avrebbe ricevuto degli insulti, cui «Svastichella» avrebbe risposto infierendo sui ragazzi solo con una bottiglia. Una colluttazione terminata dopo che l'indagato ha ferito uno dei due ragazzi, grazie anche all'intervento di un passante che li avrebbe separati. «La linea difensiva adottata da A.S. è scontata, tipica dei casi di aggressione in generale e in particolare di quelle compiute ai danni di omosessuali a partire dal delitto Pasolini» ha detto l'avvocato Daniele Stoppello, legale dei due ragazzi omosessuali aggrediti, commentando quanto affermato da Svastichella, l'uomo accusato di quell'aggressione, nel corso dell'interrogatorio di garanzia che ha sostenuto di essere stato provocato. «I miei assistiti - ha detto Stoppello, replicando a Svastichella che ha sostenuto che i due ragazzi stessero facendo qualcosa di più che abbracciarsi - non stavano facendo nulla di compromettente anche perché erano in un luogo pubblico dove sanno bene che certi atteggiamenti non vanno tenuti. Erano però tranquilli di potersi abbracciare e pensavano di poterlo fare trovandosi appena fuori dal Gay Village, dove questo loro gesto non sarebbe stato visto in maniera negativa». La Procura è intenzionata a chiedere il giudizio immediato Svastichella.