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Bivacchi e vandali Roma senza decoro

La fontana del Tevere danneggiata da qualcuno appoggiatosi per bere

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Roma più ordinata senza bisogno né di ordinanze anti-bivacco, né di controlli? «Basterebbe che ognuno si comportasse come a casa sua» dicono i vigili urbani del I Gruppo. Invece no, quando si è in vacanza è come se ognuno si sentisse autorizzato a dimenticare il buon senso, il decoro e le regolette elementari che ogni mamma insegna a un figlio: «Non gridare che disturbi, stai seduto composto, mangia senza sporcare, non lasciare gli avanzi in giro e soprattutto fai i bisogni nel "vasino"».  Sostanzialmente l'ordinanza emessa a luglio dello scorso anno dal sindaco, Gianni Alemanno, e in vigore fino al 30 Gennaio 2010, dice le stesse cose, seppure con un linguaggio più appropriato. Fino a 300 euro, la multa prevista per chi non rispetta quest'elementari regole di convivenza civile. «A essere sanzionati nel luglio di quest'anno sono stati maggiormente filippini, pachistani, romeni e iracheni», fa sapere ancora la polizia municipale. Novanta i verbali stilati nei trenta giorni del mese scorso. A pagare sono state persone a Roma per motivi diversi da una vacanza di piacere. «In agosto però è diverso - dicono sempre dal I Gruppo - Sono più i vacanzieri a violare l'ordinanza». Basta fare un giro per il centro storico della Capitale per rendersi conto delle abitudini dei turisti. La scalinata di Trinità dei Monti di giorno assomiglia a un solarium, persone stese a godersi il sole di Roma. Di notte, invece, prende le sembianze di una sagra di paese. «L'altra sera abbiamo multato sei giapponesi che avevano allestito una cenetta - dicono ancora i vigili - Si sono giustificati dicendo di non conoscere l'italiano, ma abbiamo fatto notare che il cartello che informa sui contenuti dell'ordinanza ha il testo anche in inglese». A onor del vero, però, il divieto è segnalato in fondo a un riquadro informativo che racconta la storia della scalinata e se non ci si avvicina parecchio è difficile leggerlo. Con le alte temperature, poi, sono prese d'assalto le fontane: bimbi che giocano nell'acqua come fossero sulle spiagge del Lido e donne coi piedi gonfi per il caldo che cercano sollievo improvvisando pediluvi. Tutto naturalmente vietato. «Negli ultimi tre giorni - dicono ancora i vigili - abbiamo multato quattro persone che "balneavano" nella fontana di piazza del Popolo, una alla fontana dei Quattro Fiumi a piazza Navona e una alla fontana delle Naiadi a piazza della Repubblica. Tutti turisti: americani, polacchi e olandesei. Probabilmente anche il danno alla Fontana del Tevere (nella foto) è stato causato da qualcuno che si è poggiato alla mano della statua per bere. Il circuito di vedeosorveglianza di quella zona, dove sono in corso dei lavori, è sotto il controllo del Viminale. Altra ipotesi è che un mezzo abbia fatto una manovra azzardata e abbia colpito con lo specchietto il dito in marmo.

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