Alemanno assicura telecamere e volanti
Unosservatorio, costituito dalle associazioni omosessuali ma patrocinato e finanziato dal Comune, che vigilerà sulle intolleranze sessuali; più telecamere e più pattuglie delle forze dell'ordine intorno al Gay Village e appoggio alla legge presentata dalla parlamentare Paola Concia (Pd) che considera un'aggravante l'intolleranza sessuale nei reati contro la persona. Sono i punti su cui il sindaco Gianni Alemanno ha preso impegni con le associazioni omosessuali, al termine di un incontro ieri in Campidoglio, dopo l'aggressione di due gay sabato scorso all'uscita del Gay Village. Entro il 12 settembre il sindaco farà anche visita al Gay Village, per cui prevede una collocazione definitiva entro un anno ma continuerà a non dare il patrocinio al Gay Pride perché «una cosa è la difesa dei diritti individuali e della sicurezza - ha spiegato - un'altra è il Gay Pride che è comunque una manifestazione di tendenza». E non sosterrà iniziative per le coppie di fatto, come invece richiesto dai gay. «Siamo per la difesa dei diritti individuali, ma non per il riconoscimento delle coppie di fatto» ha motivato al termine dell'incontro con i gay, parlando con i giornalisti. E sull'ipotesi di una Roma omofoba il sindaco risponde che «é un teorema ideologico». «L'idea che ci sia un'amministrazione di centrodestra che possa far aumentare l'intolleranza sessuale nella città è - ha aggiunto - uno di quei teoremi propagandistici che non fanno bene a nessuno. Al contrario questa amministrazione vuole fare di tutto per sottolineare che la legge e il rispetto della persona umana debbano valere per tutti». «Siamo in prima linea per dimostrare che - ha concluso - questa posizione non ha alcuna eccezione». Per quanto riguarda le telecamere il sindaco ha già dato mandato a Eur Spa, che le gestisce, di aumentarle; mentre per l'aumento delle pattuglie Alemanno ha incontrato, ieri pomeriggio, il questore di Roma. Tutti i rappresentanti delle associazioni hanno espresso la loro soddisfazione per l'accordo raggiunto. C'erano DiGay Project (Imma Battaglia), Gay Lib (Francesca Busdraghi), Arci Gay (col presidente nazionale Aurelio Mancuso e Fabrizio Marrazzo della sezione romana), Agedo (Rita De Santis), Arci Lesbica (Ostilia Muras), Cordinamento nazionale Silvia Riveira (Leila Daianis), Associazione Libellula Trans (Francesca Merli). E hanno partecipato anche il leader storico dei movimenti gay, Franco Grillini, e l'avvocato Daniele Stoppello, legale dei due ragazzi. Dopo un'ora e mezza il sindaco esce dalla Sala delle Bandiere. «Nell'incontro ho espresso solidarietà per questo gesto ignobile e soddisfazione perché la Procura ha disposto ed eseguito l'arresto di questo criminale, anche se quattro giorni di libertà per questa persona sono troppi» stigmatizza i tempi lunghi della giustizia, il sindaco. La decisione del Gip «parla chiaro - ha aggiunto Alemanno - si tratta di un soggetto socialmente pericoloso che andava arrestato subito. Mi auguro che in futuro non si debbano aspettare neanche quattro giorni».