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Dopo i saldi via agli sconti per l'inverno

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Saracinesche di nuovo alzate, oggi, per oltre il 70% dei negozi che hanno chiuso per ferie. Ferie decisamente più corte quest'anno dopo che almeno un 20% di negozi in più rispetto al 2008 è rimasto aperto ad agosto. Il commercio capitolino riparte e promette sconti, promozioni, prezzi contenuti e in qualche caso inferiori rispetto allo scorso anno, per la stagione autunno-inverno 2010. La crisi che sta attraversando il settore non lascia altre alternative. Conferma Roberto Polidori, presidente della Federabbigliamento-Confcommercio: «Credo che i consumatori dovranno abituarsi a vedere vetrine che pubblicizzano ribassi e sconti anche fuori dal periodo dei saldi. È un modo saggio per contrastare la crisi e cercare di invertire la tendenza negativa». Il presupposto da cui si parte è proprio quello di un'annata da dimenticare per il commercio capitolino sul fronte delle vendite con cali medi generali del 20-30% solo per il settore abbigliamento. E il futuro appare ancora più incerto visto che la Confesercenti provinciale ha calcolato che entro la fine di quest'anno potrebbero chiudere in sei mila. Non resta dunque che prendere atto della situazione e cercare di risollevare la testa. «Non era mai accaduto come quest'anno - continua Polidori - che i saldi iniziassero con percentuali di sconto anche del 50%. Una politica che ha premiato visto che Roma ha retto rispetto alle altre province del Lazio, ma che fa capire l'entità della crisi. Ora che il periodo dei ribassi è concluso si riparte con prezzi più contenuti ma anche con la maggiore propensione a scontare i capi anche della nuova stagione». I commercianti saranno favoriti dai prezzi alla produzione più bassi rispetto a un anno fa. «Faccio un esempio indicativo - spiega Valter Giammaria, presidente della Confesercenti provinciale - se fino allo scorso anno un commerciante acquistava a 10 e rivendeva a 40, oggi acquista a 9 e rivende a 30. Significa che il prezzo finale al consumo sarà comunque più basso».   Quanto a sconti e promozioni sui capi della nuova stagione, Giammaria precisa: «Fino al 10 settembre ci troveremo di fronte a negozi che espongono capi invernali ma che vendono ancora al loro interno quelli estivi a prezzo ribassato. Poi lo spazio sarà tutto per quelli della stagione autunno-inverno ma vista la crisi e la paura di non vendere non saranno rari sconti e promozioni». Di sicuro, dice il leader della Confesercenti, «sui capi di abbigliamento non ci saranno aumenti nonostante questo significherà per i commercianti fare altri sacrifici perché intanto aumentano le bollette e le tasse varie». Questa politica di contenimento dei prezzi e di sconti basterà per far ripartire i consumi?   «Decisamente no» rispondono sia Polidori che Giammaria. «Va approvato prima possibile il piano del commercio annunciato dal sindaco Alemanno per riportare equilibrio tra grande e piccola distribuzione», incalza Polidori. «Bisogna risolvere l'annosa questione del caro affitti per i negozi - ribatte Giammaria - anche per questo chiederemo subito dopo la pausa estiva un incontro urgente al sindaco e all'assessore al commercio Davide Bordoni per farci dire chiaramente cosa intendono fare per aiutare il commercio al dettaglio».

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