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Nel Lazio monitorate 19mila persone a rischio per il caldo

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Solonel week end, secondo la previsioni meteo del Dipartimento della Protezione Civile, arriveranno le prime leggere perturbazioni. Altri due giorni di alta pressione per il sistema di prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore messo in campo dalla Regione Lazio fin da giugno. È quanto si legge in una nota della Regione. «Il programma di sorveglianza conta sull'adesione di oltre 700 medici di medicina generale - prosegue la nota - 450 sono quelli attivi a Roma e 286 nelle cinque province del Lazio. La popolazione "osservata", cioè a rischio, segnalata dall'Osservatorio epidemiologico regionale, che coordina il programma, è di oltre 19.000 persone. Questa rete, che fa perno soprattutto sulla disponibilità volontaria dei medici di base, ha permesso fino a oggi di effettuare oltre 7.500 viste domiciliari. La Asl di Roma, dove maggiori sono state l'adesione dei medici e il conseguente numero di viste domiciliari, è la Roma E: a fronte di 4.264 pazienti posti sotto sorveglianza, le viste domiciliari sono state 1.270, nella Asl RmA su 1.320 pazienti sotto sorveglianza le viste a casa sono state 488, nella RmB su 2.486 pazienti ne sono stati visitati a casa 832, nella Roma C su 1.061 le visite sono state 278 e nella D su 1687, 450. Molto alta anche la percentuale di visite a casa nella provincia di Roma; i medici della Asl RmF (Civitavecchia - Bracciano - Fiano) con 1652 pazienti sorvegliati hanno effettuato 978 visite; nella Roma G (Colleferro - Tivoli - Monterotondo) su 940 pazienti »sorvegliati« i visitati sono stati 513 e nella Roma H (Castelli) su 292 »sorvegliati« le visite domiciliari sono state 163. Tra le Regioni italiane il sistema di sorveglianza degli effetti sulla salute delle ondate di calore realizzato dal Lazio è tra quelli più avanzati perché estende il controllo non solo al capoluogo regionale ma a tutti i capoluoghi provinciali, coinvolgendo nella rete anche i pazienti a rischio residenti nei piccoli comuni».

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