Banche, record di scassi
Colpi da manuale. Sono quelli messi a segno da ladri, non solo di professione, nelle banche del Lazio. Gli istituti di credito della regione restano infatti nel mirino degli scassinatori, che nel 2008 hanno tentato 48 colpi, 10 in più del 2007. A Roma sono stati 38, con un aumento del 52 per cento. Un dato in controtendenza rispetto alla media nazionale, che vede i furti diminuiti del 16 per cento rispetto all'anno precedente, con oltre la metà dei colpi falliti. Far saltare uno sportello bancomat o assicurarsi il denaro contenuto in casse continue, cassaforti o caveau non sembra poi troppo difficile negli istituti del Lazio (su 48 colpi, 30 sono stati portati a termine), come del resto in Lombardia (156 nel 2008, 101 nel 2007), Piemonte (da 33 furti nel 2007 ai 34 dello scorso anno), Sardegna (da 4 a 13). Sono queste le uniche realtà territoriali dove, secondo l'ultima indagine dell'Ossif, centro ricerca dell'Associazione bancaria italiana in materia di sicurezza, l'attività dei moderni Lupin è aumentata invece che diminuita. In tutt'Italia, i tentativi di effrazione nei locali che custodiscono il denaro contante sono stati poco più di 500 (236 quelli riusciti), con un calo del 16 per cento rispetto al 2007, quando ne erano stati registrati 600. Undici milioni il bottino complessivo, mentre un solo colpo può fruttare ben 46 mila euro. Gli obiettivi preferiti restano gli sportelli Atm, scassinati nove volte su 10. Chiavi, cuneo, grimaldelli, mazze e piedi di porco sono i mezzi più adoperati (32,2 per cento). A seguire gas ed esplosivi (25,3 per cento) e «mezzi meccanici» come trapano, martello pneumatico, frullino e fresa (11,6 per cento). «Il dato più allarmante viste le possibili pericolose conseguenze – commenta Massimo Bernetti, responsabile della Ugl Credito Romana – è il fatto che ben oltre un quarto dei furti risulterebbero portati a termine grazie all'utilizzo di gas ed esplosivi. Per garantire la sicurezza, sia contro il rischio di rapine che di furti, è necessario investire piuttosto che ricorrere alle assicurazioni». Sul fronte delle rapine, secondo l'Ugl, Roma si è confermata nel 2008 il secondo capoluogo di regione (131 colpi, dietro i 344 di Milano), mentre nel Lazio si è registrato un calo generale (da 390 a 200).