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Piscine e spettacoli, il divertimento è salato

Gente in piscina

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Costosa di giorno, in qualche caso addirittura proibitiva la notte. È l'estate romana 2009 che tra una giornata passata in piscina o in un parco acquatico, una serata al cinema all'aperto o godendo di uno spettacolo sotto il cielo stellato costa, secondo l'Adoc, tra il 5 e il 10% in più rispetto allo scorso anno. Portafogli delle famiglie mezzi vuoti e frenata generale dei consumi non sembrano aver rallentato la corsa dei prezzi del divertimento d'estate in città, almeno a detta dell'associazione dei consumatori. Così trascorrere in questo periodo dell'anno una mezza giornata in una delle piscine aperte della Capitale costa il 5% in più del 2008, mentre decidere di recarsi in uno dei parchi acquatici significa pagare mediamente 18,80 euro a persona, vale a dire l'1,6% in più della scorsa estate. Prezzi alti che non sempre fanno rima con la regolarità dei servizi offerti. Carlo Pileri, presidente dell'Adoc conferma: «Abbiamo riscontrato alcune irregolarità nella gestione. Alcuni esercizi, ad esempio, non espongono i prezzi all'entrata e anche con il biglietto pagato c'è il rischio di trovare tutti i lettini occupati». Durante il weekend sarebbe ancora peggio: «Non è raro – continua Pileri - essere costretti a pagare il biglietto pieno anche se si usufruisce della struttura per mezza giornata entrando dopo pranzo». I rialzi colpirebbero anche il divertimento serale, in particolare quando si decide di approfittare di bar, ristoranti e locali di ristoro. Sempre l'Adoc ha calcolato che per una serata al cinema all'aperto con film, popcorn e bibita, si spendono mediamente 15 euro a persona. Prezzi che sarebbero i più alti d'Europa, superati soltanto da Londra dove gli stessi servizi costano circa il 6% in più. Sotto accusa finiscono i più amati delle serate davanti allo schermo: i pop corn, aumentati nell'ultimo anno dell'1,3% per un costo medio di 3,85 euro. Non va meglio se si decide di trascorrere la serata in una delle decine di manifestazioni dell'estate romana ancora aperte. Si entra prelevando una media di 12 euro a persona si esce, se si decide di bere o mangiare qualcosa al tavolo, avendone spesi anche 40. A fronte, infatti, di eventi interamente gratuiti che si contano sulle dita di una mano (e sono in prevalenza quelli destinati ai bambini), il resto è musica da 15 euro di media (calcolato anche il prezzo della prevendita spesso richiesto), spettacoli vari da 12 (per poltrone non numerate), arte e mostre da 10 euro, teatro da 15 con punte di 20 euro. La vera sorpresa, però, sta nelle consumazioni, sia al bar che al tavolo. Accostarsi ad una bottiglietta di acqua minerale significa sentirsi chiedere quando va bene 1 euro e 20, non di rado tra 1,50 e 2 euro. Bere una birra piccola vuol dire spendere dai 3 ai 3,5 euro, se è al tavolo il prezzo può salire anche a 5. Spingersi in là con una cena dall'antipasto al dolce significa sborsare tra i 30 e i 40 euro a persona, pane e vino compresi. Anche perché il costo tra una consumazione in piedi e una al tavolo sale, mediamente, del 10-15%.

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