Volo fatale per il ladro-acrobata

PaoloTomei Si arrampicano sui palazzi come esperti alpinisti, penetrano in casa dalle finestre lasciate aperte e rubano tutto quello che è a portata di mano. Poi, velocemente, fuggono da dove sono entrati. Un «mestiere», quello del ladro-acrobata, remunerativo ma molto rischioso. Un errore durante la salita o la discesa, infatti, può essere fatale. Com'è accaduto al giovane che, l'altra notte, è caduto nel vuoto mentre tentava un furto in appartamento in via Colleferro, nella zona di Grottarossa. L'aspirante Arsenio Lupin in questo caso era un albanese di 27 anni. In base a una prima ricostruzione dei fatti, il giovane straniero avrebbe perso l'equilibrio mentre stava passando dal terzo al quarto piano della palazzina, è precipitato ed è morto sul colpo dopo un volo di circa tredici metri. Accanto al corpo, i carabinieri (chiamati da un inquilino che ha sentito un forte tonfo e si è affacciato alla finestra, notando due complici dell'uomo che si allontanavano) hanno trovato alcuni attrezzi da scasso. Il cadavere è stato trasferito all'istituto di medicina legale del Policlinico Gemelli ed è ora a disposizione dell'autorità giudiziaria per un'eventuale esame autoptico. Nelle ultime settimane a Roma si sono registrati numerosi colpi dei ladri-acrobati, anche nelle ore pomeridiane. L'ultimo è stato sventato proprio ieri. In tre stavano tentando la fuga calandosi dai tubi del gas di un palazzo, ma sono stati scoperti e arrestati dagli agenti intervenuti sul posto. I tre, tutti romeni, rispettivamente di 34, 22 e 26 anni, sono stati colti sul fatto mentre stavano «ripulendo» un'abitazione in via Grazia Deledda, nel quartiere Fidene. Anche in questo caso, a dare l'allarme è stato, intorno alla mezzanotte, l'inquilino di un appartamento vicino a quello preso di mira dai malviventi. L'uomo ha sentito rumori sospetti e ha chiamato subito il «113». Sul posto, poco dopo, sono giunte alcune «volanti». I ladri hanno capito che il colpo era andato per aria e hanno cercato di evitare la galera calandosi dai tubi del gas dal terzo piano. Ma, sotto, ad attenderli c'erano gli agenti del commissariato Fidene-Serpentara, che li hanno tratti in arresto con l'accusa di rapina impropria. Le caratteristiche dei due episodi richiamano alla memoria altri colpi messi a segno in altri quartieri nella zona nord: Collina Fleming, Flaminio, Vigna Clara e via della Camilluccia. Una zona presa di mira da ladri che si arrampicavano attraverso tubi e cornicioni per introdursi in abitazioni di volti noti come Renzo Arbore, l'ex calciatore della Lazio Beppe Signori e l'ex direttore del Tg1 Ottavio Di Lorenzo. Per i carabinieri, però, non ci sarebbero collegamenti.