Truffa nei benzinai Carburante scontato solo sul cartellone
Piùconveniente di quello che si poteva trovare in ogni altro distributore di Roma. Ma era falso. Se il costo del carburante veniva pubblicizzato, ad esempio, a 1,300 euro al litro, in realtà veniva fatto pagare 1,315. Una piccola differenza che faceva lievitare notevolmente il costo per i clienti e i guadagni per il benzinaio. La Guardia di finanza di Roma ha scoperto nove distributori, tutti in città, che mettevano in atto questo tipo di truffa. Ma questo non è l'unico tipo di raggiro scovato dai finanzieri. Le Fiamme gialle del comando provinciale hanno esteso i controlli anche a tutto l'hinterland e hanno scoperto numerose «violazioni nella differenza di erogazione». In pratica la quantità di carburante che veniva introdotta nel serbatoio era inferiore a quella visbile sul contatore. Ad esempio, dieci litri potevano diventare facilmente 9,9. La Finanza ha scoperto 17 distributori che raggiravano in questo modo i clienti. Tutti nell'area dei Castelli, soprattutto ad Albano e Genzano. Sei impianti di erogazione sono stati sequestrati. Agli altri undici undici è stato vietato di utilizzare le pompe fino a che non saranno ripristinati i parametri sballati. In tutti questi casi i titolari sono stati denunciati all'autorità amministrativa competente. Nel caso dei prezzi più alti rispetto a quelli esposti, i rispettivi Comuni di appartenenza dovranno decidere se comminare o meno una sanzione che può andare da 2.500 a 6.000 euro. «In tutti questi casi i benzinai oltre a raggirare i clienti - spiega il capitano Giacinto Capone - mettevano in atto una concorrenza sleale nei confronti degli altri distributori. Molti automobilisti e motociclisti, infatti, sono molto attenti ai prezzi esposti e scelgono sempre quelli più vantaggiosi». Dall'inizio dell'anno i finanzieri hanno riscontrato 153 violazioni in materia di accise sui prodotti energetici, che hanno portato a 162 verbali e 31 denunce. Dar. Mar.