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Ematologia, niente posti letto

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I familiari: inaudito. La Regione avvierà lunedì un'indagine interna

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Néè stato possibile trovarle una sistemazione in altri nosocomi della Capitale per mancanza di disponibilità. Questo fino a ieri, quando la donna - fanno sapere dalla Regione Lazio - è stata ricoverata al San Carlo, dove viene curata regolarmente con l'assistenza tecnica del Policlinico Gemelli. «Mia madre - spiega Luigi P., figlio della donna - è stata assistita in modo esemplare al San Carlo. I medici sono stati bravissimi e disponibili e sono giunti rapidamente, dopo i primi esami, alla diagnosi della leucemia». A quel punto la donna doveva essere ricoverata in un reparto specializzato per cominciare la terapia. «Ma dal San Carlo - spiegano ancora il figlio - sono giunte risposte negative da altri ospedali. Insomma, sembra che in una città come Roma non ci sia un posto letto in Ematologia: d'altronde un reparto di pronto soccorso non mi sembra il luogo più idoneo per una paziente anziana che ha quel tipo di patologia. E la responsabilità non è certo del San Carlo, che anzi ha fornito assistenza e disponibilità, ma del sistema». I fax inviati dal San Carlo agli altri ospedali romani, infatti, non hanno avuto esito per la ricerca di un posto letto. «Ho visto con i miei occhi quei fax - racconta Luigi - e ho assistito alle telefonate per la ricerca di un posto». La situazione, come detto, è stata risolta nella giornata di ieri. Ma - fanno sapere ancora dalla Regione - lunedì via Cristoforo Colombo aviverà un'inchiesta per chiarire i fatti e conoscere quali ospedali hanno risposto negativamente alle sollecitazioni del San Carlo.

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