Alemanno: «Stop a lavavetri e parcheggiatori abusivi»
Nomadi,ronde e sicurezza. Ma anche lotta ai lavavetri che ti importunano al semaforo e ai parcheggiatori abusivi, veri e propri estortori, e ai writers che insudiciano la nostra bella Roma e agli accattoni gestiti dal racket. E ancora «osservatori volontari» (perché «non ci vogliono sceriffi») e che saranno una sorta di telecamere viventi che segnaleranno problemi legati a sicurezza, disagio ambientale e sociale. Più sicuri i romani, e più tutelati i turisti, soprattutto i giapponesi che saranno accompagnati con una «scorta», se dovesse servire, nel percorso dall'aeroporto all'albergo per scongiurare il pericolo di truffe. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, parla all'Hotel Majestic Miramonti di Cortina nel corso di «Cortina Incontra». E la ripresa delle attività si preannuncia feconda di provvedimenti per cancellare le vecchie vergogne. Provvedimenti nuovi come la «scorta» ai giapponesi, o il contrasto ai writers ma anche applicazione puntuale e precisa delle leggi esistenti, come per la lotta al «pizzo del parcheggio» che sarà combattuta con le leggi già esistenti ma con un impegno particolare da parte della polizia municipale. Mentre su lavavetri e accattoni ai semafori si interverrà con multe «con un provvedimento legato alle esigenze di sicurezza stradale - ha annunciato Alemanno - per chi anche in maniera violenta occupata gli incroci della nostra città». Alemanno torna sui nomadi. «A Roma potranno essere al massimo 6000, divisi in 12 campi, due dei quali saranno costruiti nei prossimi mesi, che verranno recintati e controllati da posti di polizia che impediscano il proliferare di crimini», spiega. «I nomadi in esubero - aggiunge Alemanno - saranno posti al di fuori della provincia di Roma, come succede nelle altre grandi città europee. Chi ha permesso Casilino 900, un enorme campo nomadi, dovrebbe scomparire dalla scena politica per sempre. Veltroni ha tollerato molto più di me, ma non ha mai messo piede in un campo nomadi. Io l'ho fatto e mi sono accorto del degrado incredibile in cui versano: baracche costruite accanto a montagne di spazzatura». Sull'operato della giunta capitolina nel primo anno di amministrazione, Alemanno preferisce non esagerare, ma si promuove a pieni voti: «Mi do 6 e mezzo. Tutto è migliorabile, dopo le elezioni regionali vedremo se è necessario fare qualche aggiustamento. Dobbiamo impedire che si ripetano scempi come quello del ristorante Passetto, che ha provocato un enorme danno alla reputazione del turismo a Roma. In dieci anni il numero dei turisti giapponesi si è dimezzato». Sul fronte economia Alemanno spiega che le ragioni che hanno portato a una deroga dal patto di stabilità per il Comune di Roma - che nei mesi scorsi sollevò molte polemiche - «sono state oggi comprese». «Noi abbiamo spiegato - aggiunge - che avendo questa gestione commissariale è come se fossimo un Comune di nuova fondazione e il patto di stabilità sarebbe applicato a zero. Tutti i Comuni di nuova fondazione non sono obbligati per due anni a seguire il patto di stabilità, lo stesso vale per noi». Dunque, secondo Alemanno, non si trattò di «un privilegio a Roma, ma una logica conseguenza del fatto che il Comune era stato commissariato per rientrare del buco di bilancio». Sul futuro del Pdl, Alemanno auspica un ricorso alle primarie: «Il centrodestra prima o poi le dovrà adottare. È un fatto di trasparenza. Mi preoccupo quando la Lega pesa di più rispetto a quanto non valga dal punto di vista numerico. Il Pdl, grazie ai numeri, deve avere la capacità di essere un grande partito trainante. Le regionali? Col turno unico le alleanza pesano ancora troppo, sia a livello nazionale che locale». Sulla sicurezza dice: «I decreti di Maroni non sono sbagliati, ma è sbagliata la retorica cattivista. Fare politica significa anche fare scelte dure e difficili. I respingimenti sono praticati ovunque, e in tutto il Mediterraneo si deve sapere che in Italia non si arriva in modo illegale».