Tutti in spiaggia, ma libera
Ferragosto, il prezzo è giusto? Quanto si può sborsare per 12 ore di vacanza in pillola o per un lungo week end? La domanda, più che lecita del consumatore di turno, prevede una risposta basata su quanto si è disposti a spendere per divertirsi. Il litorale capitolino, Ostia e Fregene in testa, offre varie alternative per il romano rimasto bloccato forzatamente o meno in città. Ma il salasso è comunque assicurato. Mettiamo una famiglia di quattro persone, che intende trascorrere semplicemente una giornata al mare. Esempio numero 1, i «fagottari». Se si punta al risparmio l'unica possibilità di non estinguere lo stipendio rimane il pranzo a sacco e, soprattutto, i «cancelli» o le spiagge libere tra Ostia e Torvaianica. Ed è questa è la tendenza dell'estate 2009 che va per la maggiore. Niente «entrata», 5 euro per un lettino, o meglio due per mamma e papà, 5 euro per un ombrellone, se si vuole tra i 15 e i 20 euro per panino-gelati per pranzo, altrimenti pasta al forno nella borsa frigo, e ritorno per cena: bottino finale tra 35 e 50 euro. Numero 2. Il tariffario si impenna se si sceglie lo stabilimento. Si va per esempio da 10 euro per l'ombrellone e 10 per il lettino nei giorni feriali, 12 per i festivi come Ferragosto, ed entrata inclusa de «Il Venezia»; ai 6 euro per lettino e/o ombrellone de «La spiaggetta» di Fregene. Se si sceglie anche di gustarsi un pranzo a base di pesce molti stabilimenti offrono il servizio ristorante: dai 35 euro agli 80 a persona in caso di fiumi di vino pregiati o abbuffata di ostriche. Totale: 40 euro di entrata, più 20 per i lettini/ombrellone, una media di 120 euro per il pranzo, uguale 180-200 euro circa. Ovviamente il ventaglio è ampio: da 9 euro per un lettino a «La pinetina», ai 5 per ombrellone/lettino all'arenile libero de «La spiaggetta» di Ostia, ai 4 euro de «Il gabbiano» per lettino e/o ombrellone con ingresso a 5 euro la domenica e 3 i feriali. Alti anche i prezzi per una camera di albergo per il turista di passaggio, che però troverebbe il tutto esaurito in molti hotel. Per una camera doppia all'Aran Blu del Porto di Ostia, 4 stelle, si parte da 130 euro; a «La Conchiglia» di Fregene, pienissima fino al 20, da 65 a 110 euro; ai più economici «La Sirenetta» di Ostia, si parte da 108 euro, mentre al Corallo di Fregene da 95. Immancabile però anche la spesa per la movida. O si punta ai chioschi, dove per 5 euro puoi avere una birra e 8 un cocktail come ai frequentatissimi La Spiaggetta o Vittoria Beach Bar del Lido, o si mette mano al portafogli e, oltre ai 180 euro per la giornata di mare, si arriva anche a 300. Il top è un tavolo al «BarKabar» di Ostia: ingresso omaggio per le signore, 20 euro per i maschietti, 30 euro a testa per un tavolo e in 10 si arriva a 300. Entrata gratuita al «Singita» di Fregene, ma qui si paga un servizio speciale: o il cocktail da 8 euro, o 40 per chi prende il maxi-mojito per 8 persone da bere da un'unica caraffa, oppure per un letto a baldacchino adagiato sulla sabbia si arriva a 50 euro di prenotazione per tutto il giorno compresa la bandierina che richiama la hostess-cameriera. Anche se si punta al risparmio post-crisi, il mare di Roma sembra l'unica possibile vacanza, nonostante i costi. «C'è stato un mutamento delle abitudini – conferma Ruggero Picchi dell'Ascom – Il turista o il romano sceglie più facilmente le spiagge libere per una giornata o un fine settimana al mare. Il settore turismo e commercio non può lamentarsi. Direi anzi che in molti hanno scelto il litorale, con un 20% in più di presenze rispetto al 2008. La gente è rimasta in zona».