Divieti e movida, avvio soft
Critico il presidente Confcommercio Pambianchi: «Troppi veti»
Divieti antialcol per arginare gli eccessi della movida. Il sindaco cerca di tranquillizzare tutti, esercenti e clienti, annunciando la linea «soft»: «Devono essere utilizzate più le ammonizioni che le multe», ha detto. Alemanno ieri mattina ha chiamato il questore e i comandanti di polizia municipale e carabinieri per raccomandare «il massimo della flessibilità». Una linea morbida per non penalizzare troppo cittadini, turisti e commercianti. Con le nuove ordinanze, infatti, è proibito e consumare e vendere alcolici fuori dai locali nei quartieri della movida. Proprio da ieri sera sono partiti i controlli per verificare il rispetto di questi divieti (era stato dato qualche giorno per notificare le ordinanze e per dare tempo a tutti di adeguarsi). Il primo cittadino ha chiesto «a tutti coloro che vogliono vivere la vita notturna in maniera normale» di fare uno sforzo: «Mi rendo conto che un divieto crea sempre qualche disagio - ha detto - ma è preferibile un disagio o essere presi a bottigliate?» Gli esercenti chiedono comunque che questa stagione di austerity finisca presto. Il presidente della Fipe Confcommercio di Roma Nazzareno Sacchi ha avvertito: «Questo nuovo clima sta stimolando in ciascuno di noi, consumatori, esercenti e residenti un senso di malessere. Speriamo che la situazione torni presto sotto controllo». Ma ai proprietari dei locali non va giù neanche l'ordinanza che li obbliga a evitare il disturbo della quiete pubblica o danneggiamenti fuori dai locali. Il presidente di Confcommercio Roma e Lazio Cesare Pambianchi chiede di far marcia indietro: «Sono competenze che spettano alle forze dell'ordine. Per questo stiamo valutando concretamente di ricorrere al Tar». A rassicurare Pambianchi è accorso lo stesso Alemanno: «Le ordinanze saranno applicate con estrema prudenza senza alcun intento punitivo nei confronti degli esercenti onesti e corretti».