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Il bengalese aggredito «reagì a un'estorsione»

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.Pare che il pomeriggio del 5 agosto, a Tor Bella Monaca, sia stata la rivolta a un tentativo di estorsione ad aver mosso la spedizione punitiva dei quattro. Dentro il negozio di via Villabate un po' frutteria un po' alimentari, il commesso bengalese di 23 anni si è preso coltellate alla schiena e al polmone fuggendo e accasciandosi grondante sangeu davanti a un bar. È il movente che stanno accertando i carabinieri del Nucleo investigativo di Frascati. A fornire l'indizio indizio sarebbero state le rivelazioni di un testimone: intorno alle 18,30 avrebbe visto le due di 13 e 35 anni entrare negli Alimentari Mollah, prendere la merce e rifiutarsi di pagare. Una cosa che sarebbe accaduta anche altre volte. Quel giorno, però, Lotif ha reagito. Ieri il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il fermo è confermato la richiesta di arresto per tentato omicidio che era stata richiesta dal pm Cristina Palaia nei confronti di tre del gruppetto. Sono il trentottenne, padre della ragazzina di 13 anni entrata nel negozio con l'amica di 35, e due ragazzi di 19 e 18 anni residenti nella stessa via dell'adulto. L'ultimo dello spietato quartetto è un dodicenne, ma vista l'età non è imputabile. Le indagini dei carabinieri di Frascati continuano per accertare gli eventuali tentativi di estorsione: prendere frutta e verdura e non pagare. Oltre alle parole del testimone pare infatti che siano stati anche altri ad aver riferito questo andazzo. Sembra che la cosa fosse nota, che in precedenza si siano già verificate prepotente simili, sempre da parte delle stesse persone. La famiglia bengalese dei Mollah ha aperto il negozio quattro mesi fa e forse non se l'è sentita di alzare la voce coi residenti di Tor Bella Monaca. Il commesso lo ha fatto. È ancora ricoverato in osservazione all'ospedale di Tor Vergata.

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