Sarà una donna l'anti-Marrazzo Il Pdl sposa la Todini
Luisa Todini potrebbe sfidare Piero Marrazzo alle elezioni regionali nella primavera del 2010. L'imprenditrice, a capo della holding Todini Finanziaria spa, sarebbe a un passo dall'investitura. Un impegno «benedetto» da una larga parte del Pdl, soprattutto dall'area di Forza Italia. Sarebbe stato addirittura il presidente del Consiglio Berlusconi a proporre alla Todini la sfida per conquistare il Lazio. Del resto la passione politica non è mai mancata alla presidente del gruppo di costruzioni che ha filiali in quattro continenti. Anzi. Nel 1994 e nel 1999 è stata eletta con Fi al Parlamento europeo. Poco più che quarantenne, imprenditrice di successo, avrebbe il profilo giusto per sfidare il «civico» governatore in carica. Il centrodestra ne ha cominciato a discutere a marzo scorso: fu proprio Il Tempo a ricostruire il confronto tra gli esponenti del Pdl. Ora la scelta sembra prendere corpo. Anche se alla Todini non mancherebbero alcune perplessità. Innanzitutto quella di dover lasciare il timone dell'azienda. Da anni se ne occupa in prima persona, accanto a due amministratori. Poi il conflitto d'interessi: la Todini Costruzioni Generali spa conta anche su parecchi appalti pubblici. Ma alla fine potrebbe accettare l'incarico. A quanto pare avrebbe dalla sua anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno, con cui ha collaborato in qualità di componente della Commissione Marzano (l'Attali de noantri) sul futuro della Capitale. Al primo cittadino non dispiacerebbe ritrovare Luisa Todini alla presidenza della Regione Lazio, piuttosto che un esponente ex An, magari dell'area «critica» nei suoi confronti. In Consiglio regionale all'imprenditrice non mancano i consensi: a partire dal capogruppo dei Socialisti Riformisti-Pdl Donato Robilotta, già capo della campagna elettorale della Todini alle Europee del 1994, e Alfredo Pallone, fino a pochi giorni fa capogruppo di Fi, adesso eurodeputato, Massimiliano Maselli e altri. Ma la «candidata» avrebbe anche il pieno appoggio del governo. Tra i sostenitori i ministri Tremonti, Frattini e Sacconi. A settembre si aprirà il confronto politico tra le forze di centrodestra ma l'area di Forza Italia sembra determinata a esprimere il candidato anti-Marrazzo per raggiungere un equilibrio con il potere romano di Alemanno e company. Anche se An non starà a guardare: si fanno i nomi del senatore Andrea Augello e del deputato Fabio Rampelli che però difficilmente riusciranno a spuntarla. Resta l'incognita Udc. Il partito deve ancora decidere con quale coalizione allearsi.