Via libera della Regione al Piano Casa

Dopouna settimana di lavoro, le commissioni Urbanistica e Casa del consiglio regionale del Lazio hanno dato il loro nullaosta al progetto, che passa adesso all'esame dell'aula per l'approvazione definitiva Per arrivarci sono state necessarie circa cinquanta ore di riunione, audizioni con tutte le categorie interessate: «Un lavoro positivo - hanno dichiarato i presidenti Claudio Moscardelli (Partito democratico) e Giovanni Carapella (anche lui del Pd) - che ha portato a significativi miglioramenti al testo proposto dalla Giunta. Sono state accolte parte delle soluzioni contenute nella proposta di legge dell'Udc e del Gruppo misto. Molte delle osservazioni avanzate durante le audizioni sono state trasformati in emendamenti e approvate». Per l'opposizione, al contrario, «si tratta di un testo che non rispecchia la volontà del Governo - ha dichiarato Francesco Lollobrigida (An - Pdl) motivando il voto contrario - la maggioranza ha voluto inserire norme sull'edilizia residenziale pubblica per le quali serviva una legge organica, più volte annunciata e mai realizzata concretamente». Astenuti Prc, Pdci e la consigliera Anna Pizzo, in dissenso dal gruppo «Sinistra e libertà». Fra i vari emendamenti approvati, due - proposti da Moscardelli e Carapella - hanno particolare rilievo. Il primo riserva almeno il 50 per cento delle aree riservate all'edilizia sociale alla «sovvenzionata», in pratica alle case popolari. Il secondo introduce un premio maggiore (il quaranta per cento di cubatura in più) quando l'intervento di «demolizione-ricostruzione» avviene attraverso un concorso di progettazione, con l'assistenza degli ordini professionali competenti, a patto che sia realizzato sulla base del progetto vincitore del concorso stesso.