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L'autista: la ragazza? Non l'ho infastidita

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Sonostato aggredito senza motivo». Dal letto d'ospedale, al Columbus, nel comprensorio del policlinico Gemelli, il conducente del 146 spiega la sua versione all'avvocato Guido Di Muro, legale suo e anche dell'azienda di trasporti Tevere Tpl. Secondo la ricostruzione fornita dalla ragazza di 14 anni, tre notti fa, al capolinea di via Borgosesia, a Casalotti, l'autista le avrebbe detto: «Come sei carina, dove vai?». La giovane spaventata sarebbe fuggita avvisando i suoi amici. Poi la spedizione punitiva. Il dipendente, 29 anni, prossimo al matrimonio, ora è spaventato. Ha il braccio sinistro contuso, un trauma cranico e diverse ecchimosi. Lui sostiene un'altra storia. «Alle 22,10 circa - riferisce l'avvocato Di Muro - al capolinea di Casalotti la ragazza si è avvicinata al bus chiedendo: "A che ora parte?". L'autista scherzando ha risposto: "Tra 30 minuti - e ha aggiunto - Ma dove vai in giro alla tua eta?". Poi la ragazzina è andata via. Il bus è partito, ha raggiunto l'altro capolinea, vicino all'ospedale San Camillo, ed è tornato indietro. Due fermate prima di via Borgosesia - prosegue Di Muro - sono saliti tre ragazzi sui 20 anni, uno dei quali fidanzato della quattordicenne, insultando e prendendo a pugni l'autista. Al capolinea erano una ventina ad aspettarlo. Lo hanno picchiato con calci, pugni, usando pure i caschi. Qualcuno con sé aveva anche le stampelle. Il proprietario del bar vicino è intervenuto e i ragazzi si sono dileguati. La ragazzina ancora non ha detto ai carabinieri con quali dei suoi amici ha parlato. La vicenda è tutta da chiarire». F.D.C.

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