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Piano nomadi, appalto da rifare

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C'è un decreto con il quale il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro ha dato incarico per fare una nuova gara d'appalto per la vigilanza dei campi nomadi della Capitale. Questa, a quanto si è appreso, la motivazione per la quale la «Securitas Metronotte», società non invitata inizialmente a partecipare alla gara, ha dichiarato il suo non interesse alla definizione del ricorso amministrativo con il quale contestava proprio il fatto che non aveva ricevuto la lettera di invito in quanto mancante di alcuni specifici requisiti richiesti dal bando.Il Tar del Lazio, preso atto del non interesse espresso dalla «Securitas», ha dichiarato il ricorso «improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse». Il 10 giugno, i giudici amministrativi avevano sospeso la fase di apertura delle buste ritenendo non fossero stati correttamente applicati «i poteri di deroga» da parte del Commissario per l'emergenza nomadi, nonché la sussistenza di un «evidente "periculum in mora", atteso l'avanzato stato di espletamento della procedura negoziata». Il blocco della procedura non rese possibile la visione delle offerte presentate dai 7 istituti di vigilanza parteciparono alla gara (della durata di 36 mesi e con un importo base di 4 milioni di euro). L'11 giugno, la prefettura di Roma rese noto che le irregolarità rilevate dal Tar sarebbero state sanate in breve tempo. Secondo quanto si è appreso, nei giorni scorsi è stata espletata una nuova gara alla quale la «Securitas» sarebbe stata formalmente invitata a partecipare.

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