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«Sicurezza, porteremo a Roma le esperienze di Giuliani e Bloomberg»

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Incontrinei quali si è parlato di sicurezza, come ha spiegato lo stesso Alemanno a margine di un pranzo di lavoro con un gruppo di imprenditori italiani. «Il viaggio fatto da New York verso la sicurezza attuale può offrire un parallelo tra Roma e questa città, a 15 anni di distanza - ha detto il sindaco - Penso al 1994 e alla svolta data dal modello Giuliani e poi da quello di Bloomberg. Penso che si debba seguire questa evoluzione. New York, oggi, ha imboccato la strada della sicurezza e noi vogliamo seguire il suo esempio». Alemanno però ha ricordato come «a Roma si sia registrata una riduzione del 25% dei reati, anche se alcuni fatti eclatanti, in particolare delle violenze sessuali, hanno offuscato questo dato. Anche dal punto di vista del degrado complessivo, ci sono stati importanti cambiamenti». Il primo cittadino capitolino ha parlato poi del «modello-Obama» e di quello che la sua elezione ha rappresentato: «Le speranze intorno alla sua presidenza non sono infondate. C'è una volontà di rilanciare il ruolo degli Usa nel mondo, come una nazione leader che cerca di convincere e di trovare appoggi. Che un nero sia diventato presidente, poi, è un fatto importante. Dall'Italia abbiamo seguito la sua affermazione con speranza». Rispondendo a una domanda sul valore degli insegnamenti di Obama per la destra o la sinistra, Alemanno ha risposto: «L'attuale presidente sfugge alle categorie di destra e sinistra, tipicamente europee». Il sindaco ha colto l'occasione anche per proporre un'idea suggestiva: «L'Italia, e quindi Roma, è l'unica nazione europea, insieme alla Francia, che non ha potuto ospitare una seconda volta i giochi olimpici. Vorremmo riproporre questo tema». Sempre davanti agli imprenditori italiani Alemanno ha spiegato l'impegno della sua amministrazione per realizzare una «Nuova Roma». Il sindaco ha ricordato gli interventi a livello di «piano casa», di «riqualificazione delle periferie e del secondo polo turistico di Roma», oltre alla «valorizzazione dell'hub di Fiumicino». «Ma pensiamo anche alle aree demaniali della città che sono state dismesse nel tempo - ha aggiunto - Per questo abbiamo firmato un protocollo con i ministeri competenti, per usare queste aree nel cuore di Roma con progetti di marketing territoriale». Roma, ha poi sottolineato, «si deve trasformare in termini chiari e deve entrare in una fase diversa».

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