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Quel passo sulla Luna che incantò il mondo

Il palco allestito in piazza del Popolo

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L'iniziativa, realizzata dall'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune in collaborazione con Zetema, ha richiamato migliaia di romani in piazza, desiderosi di rivivere l'atmosfera dell'evento che ha maggiormente cambiato la storia dell'uomo. La serata, introdotta dalle immagini del lancio dell'Apollo 11, è iniziata con una gustosa anteprima del concerto «Infinite spaces», presentato dal premio Oscar Ennio Morricone, che ha contribuito alla composizione della partitura. Ad esibirsi per primo è stato il Quartetto d'Archi Pessoa diretto dal maestro Leandro Piccioni, a cui è seguita la suggestiva performance a quattro mani dell'astronauta Roberto Vittori con Alessandro Petrolati. L'esecuzione verrà riproposta tra un anno da Vittori in una location d'eccezione, quella della Stazione Spaziale Internazionale. Alla fine del concerto è iniziato il talk show «500 Lune fa, 40 anni dall'Apollo 11», condotto da Massimo Cirri e Filippo Solibello, che hanno raccolto le testimonianze degli ospiti presenti. Non poteva mancare colui che ha pronunciato allora la storica frase «ha toccato, ha toccato in questo momento il suolo lunare», mentre Armstrong appoggiava il primo piede sulla Luna. Stiamo parlando naturalmente di Tito Stagno, il giornalista della Rai che seguì in diretta per quarantotto ore lo sbarco, il quale ha rievocato con commozione quei momenti indimenticabili, riscuotendo applausi a scena aperta. Sono intervenuti, tra i tanti, anche Piero Angela, Dario Laruffa, Mario Tozzi, Roberto Vittori, fornendo ciascuno una sua visione di quell'evento ma anche delle nuove sfide che attendono l'uomo nel terzo millennio. Davvero spettacolare è stata, poco prima della Mezzanotte, la discesa di una gigantesca luna accompagnata da suggestivi giochi di luci e di suoni, che hanno tenuto tutti gli spettatori con il naso all'insù. L'inizio del nuovo giorno è stato, infine, salutato dalla musica di Moby, uno dei più importanti dj e produttori del mondo, che ha trasformato piazza del Popolo in una gigantesca discoteca all'aperto. Fotoservizio Sirolesi

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