Per un romano su due la criminalità è in crescita
Oltre un romano su due ritiene che negli ultimi 12 mesi la criminalità in città sia aumentata. È quanto emerge da un'indagine condotta dalla facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università la Sapienza presentata dall'assessore regionale alla Sicurezza Daniele Fichera, dal presidente dell'Osservatorio regionale per la Sicurezza Enzo Ciconte e dal presidente della facoltà Mario Morcellini. Solo per l'1,4% i crimini sono diminuiti - Secondo l'indagine ad essere convinti dell'aumento della criminalità nella Capitale è il 50,7% dei romani; per il 43,8% è rimasta a livelli precedenti a quelli dello scorso anno, mentre solo per il 1,4 % è diminuita (il restante 4,1 non sa rispondere). La provincia di Roma emerge anche come quella in cui la percezione di insicurezza sul fronte criminalità è più ampia: il 44,4% dei suoi abitanti la reputa "poco o per niente sicura" a fronte del 38% registrato a Latina; del 36,6% a Rieti; del 28,5% a Frosinone e del 18,7% a Viterbo. Stranieri e sicurezza - Per oltre il 60% degli intervistati in tutto il Lazio l'aumento della criminalità è correlato all'aumento dell'immigrazione; nonostante questo il 82% degli interpellati riconosce che «tra gli immigrati c'è molta gente onesta che ha voglia di lavorare», e il 70% li ritiene facili vittime di pregiudizi e stereotipi.