L'omaggio del sindaco alle vittime
In occasione del 66esimo anniversario del bombardamento di San Lorenzo, ieri mattina il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha deposto due corone di alloro: una allo scalo ferroviario, per ricordare i ferrovieri caduti sul lavoro il 19 luglio 1943, e una ai piedi della statua di Papa Pio XII a piazzale del Verano. Il bombardamento statunitense del 19 luglio 1943, il primo piovuto sulla Capitale durante la seconda guerra mondiale, colpì diversi quartieri del quadrante sud-est della Capitale, Tiburtino, Prenestino, Tuscolano, causando tremila vittime, 1.674 delle quali nel solo quartiere di San Lorenzo, e undicimila feriti. Ad accompagnare il sindaco nella commemorazione delle vittime dell'incursione aerea erano presenti l'assessore comunale al Commercio Davide Bordoni e il presidente del Municipio III Dario Marcucci. Alemanno si è soffermato in particolar modo sul valore del sacrificio delle persone morte mentre stavano lavorando. «Ho voluto rendere omaggio ai ferrovieri caduti sul lavoro il 19 luglio 1943 - ha spiegato il sindaco - perché la loro vicenda unisce il valore del lavoro al ricordo del sacrificio delle tremila persone che sono morte in quel bombardamento, alla tragedia, che iniziava simbolicamente in quella data, di Roma città aperta invasa e colpita dal nazifascismo». Nel commemorare Papa Pacelli, che subito dopo il bombardamento si recò in visita tra le macerie di San Lorenzo, il sindaco ha aggiunto che «il restauro del monumento e la corona deposta oggi si inseriscono in quella giusta valutazione storica di questa personalità, che deve essere ricordata in tutta la sua luce, fuori da ogni polemica».