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Dai monaci benedettini per «la remise en forme»

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Perritemprare non solo lo spirito, ma anche il corpo, l'antica regula benedettina si aggiorna proprio nell'eremo dove il santo umbro fondò l'ordine e dettò i precetti ai suoi seguaci. Ed oggi i monaci della più antica abbazia benedettina, a Subiaco, non si limitano alla sola preparazione degli esercizi spirituali, ma approntano anche i rimedi per i problemi corporali. Anche quelli più lontani dalla tradizione, avvertiti solo secondo le più moderne esigenze del look da beauty-farm, come le «creme anticellulite, antirughe, per il contorno occhi e per pelli acneiche», che risultano anche tra le più apprezzate. «Sì, molte donne vengono anche per le tisane dimagranti, depurative, per il colesterolo o quelle che aiutano a dormire e si fidano di me più che di un medico- racconta padre Bernardo, priore del monastero di Santa Scolastica e responsabile dell'erboristeria- ovviamente ne so meno dei medici, ma vengono anche loro ad acquistare i nostri prodotti». Che sono tanti ed ordinabili anche via internet dalla rivendita online del sito ufficiale dell'abbazia, tra le prime ad approdare sulla rete, nella nuova frontiera della diffusione. Come nel 1465, quando ospitò i due chierici tedeschi, allievi del Gutenberg, dando vita alla culla della tipografia italiana che sfornò il primo libro nazionale stampato a caratteri mobili. «Ma non abbiamo solo prodotti estetici - tiene a precisare il priore - ci sono gli unguenti anti-infiammatori, per scottature, allergie, distorsioni». E, ovviamente, il «toccasana», ma anche il sapone struccante, l'immancabile «elisir» o l'amaro e i grani benedettini per «disintossicare il fegato». Chi vuole purificare anche lo spirito, invece, rifuggendo dallo stress quotidiano senza andare in ansia da vacanza, bussa alla foresteria del monastero per un «buen retiro» refrigerato nelle 50 ex celle (quasi frigorifere) dell'antico seminario da 105 posti letto. Dove, però, si comincia a sentire anche qui la crisi economica: «ora, per esempio, abbiamo pochissime richieste ma c'è sempre meno gente che chiede di fermarsi per periodi medio-lunghi e anche le presenze nei due monasteri sono di un migliaio in meno al mese - quantifica padre Bernardo - Il flusso dei visitatori c'è soprattutto nei fine settimana e si è assottigliato di circa un terzo: siamo passati da una media di 60 mila all'anno ai 40 mila di adesso. E la crisi economica di questi mesi sta accentuando la tendenza degli ultimi periodi». Per invertirla già si accettano le prenotazioni per il pranzo di ferragosto, con il menù che parte dall' antipasto tipico del monastero. E chi esagera potrà sempre chiedere la tisana dimagrant, la crema anticellulite o ritirarsi nell'ora et labora.

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