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Mondiali di nuoto: spettacolo, musica e folklore per la cerimonia inaugurale

Cerimonia di inaugurazione dei Mondiali di Nuoto di Roma allo Stadio dei Marmi

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Tutto esaurito. Lo Stadio dei Marmi invaso da 14 mila persone ha festeggiato Roma capitale del nuoto dando il via ai Mondiali 2009. Una cerimonia in grande stile per un Mondiale con numeri da record (183 i Paesi in gara e 2.800 atleti iscritti) e protagonisti d'eccezione. Uno su tutti il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha dichiarato ufficialmente aperta la 13esima edizione dei Mondiali di nuoto. Grande emozione quando una bellissima Federica Pellegrini, in abito da sera blu sulle note di «Casta Diva», ha consegnato nelle mani delle forze dell'ordine un gigantesco tricolore issato sul pennone più alto dello stadio. Un «parterre» unico per una grande festa, che ha fatto registrare il tutto esaurito, ma anche un imponente spettacolo costato oltre due milioni di euro, ha ospitato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, il presidente del Coni, Gianni Petrucci, accompagnato dal segretario generale, Raffaele Pagnozzi; ma anche Gianni Letta e il sottosegretario con delega allo Sport, Rocco Crimi. Due ore abbondanti di show all'insegna di musica e danza, con l'elemento dell'acqua sempre al centro del racconto. Sulle note di Claudio Baglioni il conto alla rovescia della cerimonia. Il cantante romano per l'occasione ha scritto un nuovo inno (dopo quelli dei Mondiali del '94 «Acqua nell'acqua», degli azzurri ai Mondiali di calcio '98 e di Torino 2006): si intitola «Un solo mondo» ed è, ancora una volta, un'ode all'acqua.   Dopo l'alzabandiera e l'inno di Mameli, la kermesse è scattata, con tanti spunti interessanti tra i quali l'indimenticabile esibizione del pianista Giovanni Allevi, altra star d'eccezione, che ha suonato due pezzi scritti apposta per i Mondiali. E poi Alessia Marcuzzi, nei panni insoliti di una sirena, che è uscita dalla piscina immaginaria dello stadio dei Marmi. Il tutto raccontato e trasmesso anche attraverso un maxischermo di 900 metri quadrati, installato di fronte alla tribuna, che ha ripreso le immagini dal vivo. Spazio poi ai «quadri» dedicati all'acqua fino al secondo momento protocollare rappresentato dalla parata degli atleti: sulle note di «Black or White» di Michael Jackson la prima delegazione a sfilare è stata l'Australia. Ultima l'Italia. Per i nostri colori un portabandiera d'eccezione: il veterano Massimiliano Rosolino, forte delle 60 medaglie vinte in carriera. In chiusura, dopo i leggiadri passaggi di danza dell'Accademia nazionale, gli interventi istituzionali: quello del presidente della Fina, Moustapha Larfaoui, seguito da quelli dei presidenti Fin, Paolo Barelli, e del comitato organizzatore, Giovanni Malagò. È stato lo stesso capo della Federnuoto internazionale a dare la parola alla più alta carica presente per l'apertura dei Giochi, Giorgio Napolitano, che con tono solenne ha annunciato: «Dichiaro aperti i 13/i Mondiali di nuoto», secondo la tradizionale formula mutuata dalle Olimpiadi. Parole di grande soddisfazione per il sindaco di Roma Gianni Alemanno: «È un grandissimo evento preparato al meglio. Roma farà un'ottima figura perché si tratta di uno degli eventi sportivi più importanti al mondo. Confermiamo la vocazione di Roma capitale internazionale dello sport». A chiudere un'altra notte magica per Roma, dopo la finale di Campions League di maggio, è stato l'indimenticabile spettacolo dei fuochi d'artificio e le esibizioni culinarie di Filippo La Mantia (Show Cooking) e Paolo Buroli (Light Show). Conclusa la festa, i riflettori si sposteranno nuovamente sui campi gara: dal Foro Italico - che ospiterà tuffi, nuoto, pallanuoto e sincro - al litorale di Ostia, che aprirà i battenti già domenica mattina con i 5 km maschili e femminili di nuoto in acque libere.

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