Un laboratorio per laureati eccellenti
È una risposta alla «generazione nè nè» (il 9% della fascia di 15-19enni e il 23,75% dei 25-35enni) ovvero la categoria dei giovani che non vuole studiare e lavorare, i «perdenti» in partenza e bamboccioni in bambagia. Il progetto Global Village Campus del Ministero della Gioventù realizzato con l'Università La Sapienza - Centro di ricerca Impresapiens è infatti pensato per quei giovani neolaureati eccellenti che vogliono entrare nel mondo del lavoro dalla porta principale convinti delle loro potenzialità. «Sappiamo - ha spiegato il ministro Meloni - di trovarci in una stagione di crisi e che i giovani hanno difficoltà a trovare lavoro. Si dice delle nostre università che hanno un alto valore teorico, ma scarsa capacità pratica. C'è un rapporto traumatico tra mondo del lavoro e Università. Noi intendiamo cambiare le cose e attuare la rivoluzione del merito». La filosofia del Global Village Campus (dal 7 settembre al 10 ottobre presso il Polo Universitario di Pomezia, coinvolgerà 600 ragazzi, 120 laureati per settimana) consiste nel far incontrare il «meglio dei laureati» con il «meglio dell'imprenditoria italiana». Con la speranza che si possano concretizzare rapporti di lavoro duraturi a livello dirigenziale. Sarà una sorta di «laboratorio di talenti»: i ragazzi saranno invitati a mettersi in gioco mostrando competenze, abilità ecc. e le aziende italiane che partecipano al progetto (finora hanno aderito in 58) potranno selezionarne i migliori. «Questo è un progetto pilota - ha aggiunto la Meloni - Un esperimento che se decolla può essere utilizzato in futuro da altri atenei». «Uno dei limiti dell'Università italiana - ha spiegato il rettore della Sapienza, Luigi Frati - è il diritto allo studio che è negato. Anche per questo ho sgombrato le aule occupate dagli studenti, perchè lo impedivano. La formazione deve essere di qualità e utile, i ragazzi devono capire che essere bravi studenti è nel loro interesse». Conditio sine qua non per essere ammessi alla selezione è l'ottima conoscenza dell'inglese (bisogna inviare un video in cui ci si racconta nella lingua di Shakespeare). «Non si transige - ha aggiunto Frati - L'università non si ferma a Zagarolo, è una realtà che deve avere valore internazionale, per questo tra i must per accedere al campus c'è quello della conoscenza dell'inglese». Oltre naturalmente una laurea specialistica (in qualsiasi disciplina, anche in filosofia) nel corso del 2008-2009, un iter scolastico super, grande abilità relazionali e comunicative e un'eta massima di 29 anni. L'attività al campus sarà scandita da momenti di formazione-orientamento, incontri con le aziende presenti e attività ludiche (anche questi in chiave di test per conoscere meglio la personalità dei candidati).Ci s'iscrive registrandosi al sito globalvillage. cegos-search.it. Ci sono già stati un milione e duecentomila contatti e 350 iscritti. A parità di requisiti verrà scelto il candidato che ha fatto prima la richiesta di partecipazione.