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Auto si schianta alla fermata del bus: muore una donna

Il luogo dell'incidente sulla cassia

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Travolte in pieno alcune persone alla fermata dell'autobus in via Cassia 1823 da un'auto che, secondo i primi rilievi dei vigili urbani, ha urtato un'altra in fase di sorpasso e ha perso il controllo. Nello scontro, avvenuto intorno alle 7.15, una filippina di 58 anni T.C.O. è deceduta ed altre due persone sono rimaste ferite. Di questi una donna filippina è stata trasferita dall'Ares 118 in codice rosso al Villa San Pietro con un trauma cranico, un ematoma facciale e non cosciente, ed un uomo, un moldavo di 49 anni, non grave ed è stato trasportato nello stesso ospedale con escoriazioni e contusioni. A quanto si apprende, il conducente dell'auto che percorreva la Cassia in direzione centro è stato già sottoposto ai test e non era sotto effetto nè di droghe nè di alcol. Sul posto anche gli agenti della polizia di Stato e i vigili del fuoco. A causa dell'incidente si sono registrati rallentamenti al traffico. IL FIGLIO DELLA VITTIMA RACCONTA LA DINAMICA - «Ho visto tutto, ero assieme a mia madre per andare al lavoro. Lei faceva la colf. Adesso come faccio? Ho già perso mio padre e sono rimasto solo con la mia sorellina di 17 anni». A parlare tra le lacrime è Sigfrid, il figlio di 27 anni della donna investita e uccisa da un'auto a Roma, in via Cassia, mentre era ad una fermata dell'autobus della linea 201. «Ho visto una Golf grigia, guidata da un giovane, sorpassare ad alta velocità - ha detto Sigfrid - Prima ha tamponato una Micra poi, dopo aver zigzagato per alcuni metri, è finita in testacoda addosso a noi». ERANO PIU' DI UNA DECINA AD ASPETTARE IL BUS - Alla fermata, situata su un marciapiede, e secondo l'azienda comunale dei trasporti Trambus sicura, c'erano altri stranieri, una decina, hanno riferito alcuni testimoni, che aspettavano di andare al lavoro. Tra questi sarebbero state travolte anche un'amica filippina della vittima, di circa 55 anni, e una donna romena che, secondo le testimonianze, sarebbe incinta. La Golf ha distrutto la colonnina della fermata, finita a terra in frantumi assieme a un'insegna pubblicitaria e un palo d'acciaio che è stato sventrato dal cemento. A terra sono rimasti anche un paio di sandali, una borsa da cui sono usciti oggetti personali e lo specchietto della Golf. A pochi metri una pozza di sangue della vittima. La Golf, ammaccata, è stata portata via da un carro attrezzi e sul posto sono giunti alcuni filippini conoscenti della vittima, che abitava con la famiglia in un palazzo a pochi metri dall'incidente.   LA MADRE DELL'INVESTITORE - «Mio figlio non beve ed è un bravo ragazzo, stava andando a lavoro». A parlare è la madre del giovane che questa mattina intorno alle 7, in via Cassia a Roma, ha travolto alcune persone ad una fermata dell'autobus, uccidendo una donna filippina e ferendo altre due persone. La madre dell'investitore è giunta sul posto insieme alle figlie e attorno a lei ci sono alcuni conoscenti filippini della vittima. «È venuta la polizia municipale - ha detto il nipote della donna filippina morta - ma hanno portato via l'omicida con la macchina di alcuni suoi parenti. Strano che non sia stato arrestato».

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